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Il Festival dei Matti accende Venezia e l’isola di San Servolo

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«nel nome degli altri»

Il Festival dei Matti accende Venezia e l’isola di San Servolo

Nel nome degli altri. Si intitola così il Festival dei Matti 2016 che animerà la città di Venezia durante tutto il weekend, da venerdì a domenica. Parole, immagini, disegni, musica e reading in libertà: molti i luoghi che si accendono per questa settima edizione della kermesse, dal teatrino di Palazzo Grassi all’isola di San Servolo, all’Auditorium Santa Margherita agli spazi dell’università Ca’ Foscari.

Perché la scelta di questo titolo? «Dire “matto” è già spostare altrove», spiegano gli organizzatori del Festival, della Cooperativa Con-tatto. «Un dire che dà corpo a una barriera, un qui e un là, un dentro e un fuori. Sono sempre “gli altri” a contrapporre, a costruire muri, a tenersi la “ragione”. Così il pericolo presunto torna indietro e le parti si rovesciano. Pericolosi alla fine sono “gli altri” nel cui nome l'altro, il matto, si cancella».

La settima edizione del Festival dei Matti, “Nel nome degli altri”, intende raccontare tutto questo: sopraffazioni, abusi, contenzioni, esclusione sociale, nei confronti di chi è giudicato “matto”, e dunque “altro”, in un'attribuzione che diviene sentenza inappellabile.

Nel nome degli altri”, insomma, vuole raccontare quello che ancora accade a chi vive l'esperienza del disturbo mentale, e a parlare saranno coloro che dovrebbero curarsene, chiedendosi cosa determini la misura della normalità e quali dazi finiscano per pagare coloro che, in quella misura, non rientrano.

Tra gli eventi in programma, venerdì 13 maggio l'inaugurazione alle 9.30 di un'intera giornata presso il Teatrino di Palazzo Grassi, con incontri in cui si parlerà di guerre, profughi, disertori, dissenzienti, in carico alla psichiatria, tutti ugualmente “da internare”. Temi al centro dell’appuntamento alle 10.00, “Follie di guerra”, con Bruna Bianchi, storica e docente all'Università di Ca' Foscari, Gloria Nemec, docente e ricercatrice di storia sociale, e Peppe Dell'Acqua, psichiatra, già Direttore del Dsm di Trieste e della Collana 180, edizione Alphabeta Verlag; condurrà l'incontro Marina Maruzzi.

La sera (ore 21.00) nell'evento dal titolo “Ognuno potrebbe” Michele Serra metterà in evidenza la sonnolenza quotidiana e le distanze inavvertite che il contatto virtuale cuce intorno a ciascuno di noi. Dialogherà con lui Anna Poma.

Si andrà poi, sabato 14 maggio, sull’Isola di San Servolo (dalle 10.00) entrando nell’agorà del Forum di Salute Mentale: ospiti della tavola rotonda Franco Corleone commissario unico del Governo per le procedure necessarie al definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG), Vito D'Anza, portavoce Forum Nazionale di Salute Mentale, Alberta Basaglia vicepresidente Fondazione Franca e Franco Basaglia, referenti regionali del Forum di Salute Mentale, e inoltre cittadini, familiari, operatori.

Ci si sposterà nel pomeriggio all’Auditorium Santa Margherita per un incontro dal titolo “…E tu slegalo subito”, parole, immagini e disegni a sostegno della campagna del Forum di Salute Mentale contro la contenzione nei luoghi di cura; all'interno dello stesso evento si avrà la proiezione del film “87 ore. Gli ultimi giorni di Francesco Mastrogiovanni” e delle immagini dei maestri di matita che hanno aderito alla campagna con le loro tavole: Elena Auricchio, Alice Banfi, Mario Bianco, Anna Borgna, Emanuela Bussolati, Anna Forlati, Matteo Gallo, Nives Manara, Daniela Iride Murgia, Laura Scarpa, Lucio Schiavon, Sergio Staino, Jessica Tibaldo, Graziano Ventroni, Francesco Visicchio, Fabio Visintin, Paola Zoffoli.

Il pomeriggio di domenica 15 maggio si articolerà in tre eventi presso il Teatrino e Parco Groggia. Alle 16.30 la lettura delle “storie minime” di Barbara Buoso finalmente restituirà la scena alle “Derive”, con le voci di Anna Toscano, poetessa e fotografa, e di Mattia Berto, regista e attore teatrale.
Alle 17.00 una presentazione collettiva di libri con gli autori riporterà lo sguardo sull'altrove; tra gli ospiti Simona Vinci condurrà nell'inferno di Leros, isola manicomio dove ogni verità scivola e si cancella, come si narra nel suo ultimo romanzo “La prima verità” (Einaudi, 2016). La intervisterà per il festival Gianni Montieri, poeta e scrittore, tra i caporedattori del lit-blog «Poetarum Silva». Poi, Franco Rotelli, con cui si entrerà nell'altra storia, quella che ha smantellato i manicomi e il sapere/potere su cui si reggevano narrata nel volume “L'istituzione inventata” (Alphabeta Verlag, 2015).

Chiuderà il festival alle 21 l’incontro “De la trasgressione. Intorno alla scuola medica salernitana”, l'unico evento a pagamento (ingresso unico 10 euro; prenotazioni al 3298407362).

«Nel nome degli altri»
13-14-15 maggio a Venezia
Produzione e organizzazione: Cooperativa Con-tatto
Curatrice: Anna Poma
Responsabile organizzativo: Marina Maruzzi
Comitato scientifico: Anna Poma, Marina Maruzzi, Michele Penzo, Luigi Pischedda, Gianfranco Rizzetto
In collaborazione con: Comune di Venezia, Forum Salute Mentale, Marco Polo Book Store, mpg.cultura, Palazzo Grassi-Punta della Dogana, StopOPG, Università Ca' Foscari di Venezia Pro Helvetia Venezia. Con il patrocinio Municipalità di Venezia-Murano- Burano

www.festivaldeimatti.org



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