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Sci nordico, a Seefeld un successo anche di turisti (soprattutto norvegesi e svedesi)

(Ap)
(Ap)

Sono passati dal grande freddo della vigilia al caldo eccessivo durante le gare e - per non farsi mancare nulla - hanno dovuto superare un blitz antidoping delle procure di Innsbruck e Monaco di Baviera. A tre quarti del cammino il grosso è alle spalle e il bicchiere è decisamente mezzo pieno. Sono soddisfatti gli organizzatori del Mondiale di sci nordico di Seefeld che in quest’ultimo fine settimana di competizione del 1° marzo puntano a chiudere con il botto.

Salto, fondo e combinata nordica si sono dati appuntamento nel Tirolo austriaco, eppure a gonfiare le casse sono stati gli scandinavi. Norvegesi e svedesi scesi in massa dalle loro terre per riempire per dieci giorni alberghi (prezzo medio 100 euro a notte), ostelli e ristoranti nel raggio di 50 chilometri da Seefeld. Nell'altopiano sopra Innsbruck i tagliandi staccati quotidianamente sono stati in media 8mila, con punte di 12mila nel week-end. I tifosi hanno speso 30 euro per accomodarsi in tribuna, oppure 20 per incitare i propri beniamini a bordo pista. Pacchetti settimanali (da 80 a 126 euro) o formula week-end (da 30 a 50 euro) per gli irriducibili e ovviamente Vip pass per i più facoltosi: 270 euro il giornaliero o 920 euro il settimanale. Prezzi più bassi per il salto, ospitato nel primo week-end sul Bergisel di Innsbruck, dove 11mila persone hanno speso tra i 20 e i 30 euro. In mezzo alla folla hanno fatto capolino anche due sovrani: Harald di Norvegia e Carlo Gustavo di Svezia, che si sono fatti fotografare tra i tifosi oppure a cena con gli atleti.

Imponente lo spazio dedicato agli sponsor: gazebo, cartelloni e gadget sparsi ovunque. Il partner principale è Storaenso, produttore scandinavo di cellulosa e carta. Il nome dell'azienda risalta al traguardo e sui pettorali degli sciatori. Tra gli altri sponsor anche Intersport, Liqui Moly, Helvetia, Viessmann, Unibet, Haier, Junghans e Manner. Proprio i wafer e i cappellini rosa distribuiti dal produttore austriaco di dolciumi sono stati i regali più apprezzati dal festoso e accaldato (vista la temperatura) pubblico.

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