Una corsa contro il tempo. Le possibilità di Torino di continuare a sperare di poter ospitare le Atp dal 2021 al 2025 sono agli sgoccioli. La proroga concessa dall'Atp (l’associazione dei giocatori professionisti) scade infatti venerdì 1° marzo. Da più parti si legge che «la scelta ora è politica». Il Governo si era detto pronto a coprire il 60% dei 78 milioni necessari (circa 45 milioni). Comune e Regione sarebbero disponibili a investire tra i 12 e i 15 milioni di euro. E, nei giorni scorsi, è arrivato anche l'intervento dei privati. Dopo un'assemblea alla Camera di Commercio di Torino, alla quale hanno preso parte tutte le maggiori aziende del territorio a iniziare da Lavazza e Robe di Kappa, gli imprenditori si sono detti disponibili a investire due milioni di euro in cinque anni.
Il calendario è serrato. La commissione dell'Atp si riunirà il 5 marzo a Indian Wells (California) e il 14 marzo verrà comunicata la città designata. Oltre ai tempi, ci sono le avversarie del capoluogo piemontese
con le quali dover fare i conti: Londra, Singapore, Tokyo e Manchester. In caso di vittoria dell'eventuale candidatura italiana,
l'asse Torino-Milano potrebbe accogliere in toto il finale di stagione del tennis internazionale con le Atp finals, master
che vede impegnati i migliori otto tennisti della classifica mondiale, da aggiungersi alle Next gen Atp finals (appuntamento dedicato invece ai migliori sette under 21, più la wild card a un tennista italiano). Quest'ultimo evento potrebbe
trasferirsi dalla Fiera di Milano-Rho al più centrale PalaLido.
Il grande interesse del Nord-Italia nei confronti del tennis internazionale viene confermato anche da una proposta originale
quanto affascinate. Un torneo Atp 250 su erba all'autodromo di Monza dal 2020.
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