Parte dall’Europa la nuova offensiva di General Motors nell’elettrico, questa volta puntando sulle due ruote. Le Ariv, questo il nome scelto dopo un concorso globale, sono in preordine per consegna prevista nel secondo trimestre dell’anno, per i mercati di Germania, Belgio e Olanda, scelti dalla casa automobolistica per «la popolarità del ebike con batterie ioni litio in quei mercati». La Gm aveva annunciato lo scorso autunno il progetto per entrare nel mercato delle ebike, limitandosi però a lanciare un crowdsourcing sul marchio delle biciclette.
Le Ariv sono disponibili in due modelli, una bici compatta (Meld) e una pieghevole (Merge), progettati negli stabilimenti in Michigan e in Ontario, con prezzi che variano a seconda del mercato ma che si aggirano sui 2.800 euro per il primo modello e 3.400 per il secondo. Le batterie hanno un’autonomia dichiarata di 64 chilometri, con un tempo di ricarica di 3,5 ore.
Le Ariv sono connesse mediante una app che fornisce via Bluetooth indicazioni dettagliate su velocità, distanza percorsa, livello della batteria, che potranno arricchirsi con dati innovativi come quelli forniti da un algortimo che permetterà ai ciclisti di arrivare a destinazione senza sudare. Sarà inoltre disponibile un attacco Quad Lock per inserire lo smartphone.
Gm non è la prima casa automobilistica a diversificare sulle due ruote per cercare di far fronte al rallentamento delle vendite. Bmw si è lanciata su biciclette e motociclette elettriche, mentre Audi punta sulle mountain bike a batteria. Intanto Ford ha investito su un altro tipo di due ruote, i monopattini elettrici, con l’acquisizione della startup Spin.
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