Non si imponeva in un evento del grande slam dal 2008 (Us Open). Tiger Woods ha vinto l’Augusta Masters per la quinta volta in carriera, l’83esima edizione, il primo dei 4 tornei più prestigiosi del circuito golfistico internazionale. Grazie a questa vittoria, Woods torna ai vertici del golf internazionale dopo i problemi alla schiena e le vicende personali che lo avevano allontanato per alcuni anni. La sua ultima vittoria al Masters risaliva a 14 anni fa ed era dal 2008 che non vinceva uno dei cosiddetti “major”. Adesso ne detiene complessivamente 15 e i suoi guadagni in carriera viaggiano verso quota 2 miliardi di dollari, il primo atleta al mondo a superare questa soglia, visto che il cestista Usa Michael Jordan (non più in attività) è fermo a 1,9 miliardi di dollari.
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Sulla scia di Jack Nicklaus
Una vittoria storica per vari motivi: perché è tornato a vincere un Major a 43 anni; perché l'ultimo Augusta Masters vinto
risaliva addirittura al 2005 ma che comunque non gli ha permesso di raggiungere il primato di Jack Nicklaus, che di Major ne vanta 18. Cioè 3 in più. E che quindi, a oggi, resta il golfista più titolato nella storia di questo sport.
Eppure la parabola di Tiger Woods continua ad avere un'ascesa inesorabile. Dopo quest'ultimo successo, riceverà dal Presidente
Donald Trump la massima onorificenza civile degli Stati Uniti d'America: la Presidential Medal of Freedom.
La premiazione di Trump in arrivo
Ad annunciarlo è lo stesso presidente degli Stati Uniti che sul proprio profilo Twitter ha scritto: «Ho parlato con Tiger
e dopo essermi congratulato con lui per una delle più belle vittorie in rimonta nella storia dello sport, gli ho annunciato
che lo premierò con la Presidential Medal of Freedom». Tiger Woods diventerà così il terzo golfista della storia americana
a ricevere questa ambita onorificenza dopo Jack Nicklaus e Arnold Palmer. Ricapitolando: nonostante, prima dell'Augusta, non vincesse da anni e per anni non abbia giocato una sola gara, il golfista
statunitense è rimasto per tutto questo tempo sul podio delle più disparate classifiche degli sportivi più pagati e più rappresentativi
nelle singole discipline. E nel golf il Paperone è ancora Tiger Woods.
La classifica di Forbes
Nella classifica di Forbes dei 25 atleti più pagati di sempre, Woods è secondo con questa motivazione: «Il 14 volte campione di golf ha giocato soltanto
18 eventi ufficiali del Pga Tour dall'inizio del 2014 a causa di vari infortuni. Sponsor come TaylorMade, Bridgestone e Monster Energy (gli ultimi a essersi uniti al nutrito gruppo) vedono però ancora redditizia la collaborazione con Woods». Forbes spiega chiaramente
che la maggior parte degli incassi, per il campione americano, consistono nelle sponsorizzazioni. I premi per i tornei infatti
rappresentano una porzione minima dell’ingente patrimonio di Woods: l’ultimo torneo vinto ha fruttato “soltanto” 1,8 milioni
di dollari, pur essendo uno dei tornei più ricchi. Una fonte di reddito ulteriore è rappresentata dalla progettazione dei
campi in tutto il mondo.
La differenza tra calcio e Nba
A differenza di altre discipline come il calcio o l'Nba, nel golf è più difficile stabilire a priori quanto guadagnerà un atleta semplicemente perché una cifra
standard non esiste in quanto la discriminante che decide introiti e relative tasse da pagare sono solo e soltanto i risultati. Chi vince inizia con l'incassare prima di tutto dall'organizzatore della gara e il resto viene da sè: una volta vinta una o più gare sale l'assegno chiesto per diventare testimonial commerciale di questo o di quel prodotto. Cresce la cifra che lo sponsor tecnico è disposto a versare al professionista di turno per usare quel modello di “ferri” oppure quel cappellino invece di un altro. Sale il gettone di presenza a ogni singola gara, sale il gettone chiesto per partecipare a clinic e/o giornate full immersion di golf in giro per il mondo. Soprattutto aumentano a dismisura i contatti social delle pagine Facebook, degli account Twitter e, soprattutto, Instagram.
Ma Tiger Woods non è soltanto numeri. Come dicevamo, per lui conta soprattutto la rappresentatività che lo identifica con la sua disciplina. Tiger Woods è il golf. È un'icona vivente, l'incarnazione dello sport che pratica. E nel golf mai nessuno prima di lui, pur con più trofei in bacheca, ci era riuscito.
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