Un giro d’affari di 10 miliardi all’anno e 18 milioni di praticanti. È il mondo del fitness in Italia che si ritrova a Rimini Wellnessdal 30 maggio al 2 giugno. La kermesse dedicata a fitness, benessere, business, sport, cultura fisica e sana alimentazione quest’anno attende alla Fiera di Rimini gruppi di visitatori da circa 80 Paesi, con i mercati più rappresentanti (Sud-Est europeo, Sud America e Medio Oriente). L’evento, insieme ad altre 52 fiere e 181 eventi congressuali tenuti nella doppia sede di Rimini e di Vicenza, è organizzato da Italian exhibition group, società che ha chiuso il bilancio 2018 con ricavi totali consolidati di 159,7 milioni, un Ebitda di 30,8 milioni e un utile netto consolidato di 10,8 milioni.
Alla Fiera di Rimini dal 30 maggio al 2 giugno
Quella che sta per aprire è la 14esima edizione, il cui successo si deve alla
capacità di riunire le due anime delle attività sportive non agonistiche, il grande pubblico degli appassionati e il mondo degli operatori di un mercato, come quello italiano che in Europa è secondo dietro soltanto a quello tedesco. A livello territoriale, le Regioni con il maggior numero di praticanti sono Lombardia con il 19% degli abitanti, Veneto (11%), Emilia-Romagna e Lazio (10%), Toscana (8%), Campania (6%), Puglia e Sicilia (4%).
A livello mondiale, invece, l’Europa è il continente nel quale le attività di fitness sono più diffuse: il numero di praticanti supera infatti quello degli Stati Uniti e muove un giro d’affari di 26,3 miliardi di euro, contro i 23,3 degli Usa. Sempre in Europa si stima che il settore procuri occupazione a circa 7 milioni di addetti. In Italia, dove tra palestre specifiche e spazi dedicati al fitness in più ampi complessi sportivi si contano 8.114 centri, le figure professionali sono oltre 120mila e la loro richiesta è in continuo aumento, soprattutto per determinate professionalità come i laureati in scienze motorie. Il loro tasso medio di occupazione si aggira intorno al 75% e raggiunge ben il 94,1% a un anno di distanza dalla laurea. Nella maggior parte dei casi si tratta però di forme di lavoro autonome o parasubordinate.
L’indotto del turismo legato al wellness
Ai 10 miliardi del giro d’affari prodotto dal fitness nel nostro Paese, vanno aggiunti 2 miliardi spesi dagli italiani per il turismo legato al wellness. Si tratta di viaggi e soggiorni in Trentino-Alto Adige, Toscana, Umbria e Veneto, Regioni particolarmente vocate per l’offerta termale e del benessere. Questa cifra rappresenta oltre la metà della spesa complessiva dedicata annualmente in Italia alle attività sportive, pari a 22 miliardi (2,3% dei consumi totali secondo i dati Istat, Coni e Federazione italiana fitness). In questa nuova edizione, gli organizzatori hanno deciso di dare maggiore spazio all’internazionalità, ai professionisti e alle proposte formative con 25 sale dedicate a convegni e seminari rivolti a gestori, trainer e corpo docente del mondo fitness, insieme alla presentazione al mercato delle novità del settore.
La suddivisione della Fiera in 5 sezioni
I diversi padiglioni della fiera saranno invece suddivisi nelle tradizionali 5
sezioni che contraddistinguono da qualche anno a questa parte l’appuntamento di Rimini Wellness:
Wpro per le aziende e i professionisti;
Wfun rivolta al pubblico active degli appassionati;
Food well expo dedicata all’alimentazione sana;
Rimini steel destinata alla cultura fisica;
Riabilitec focalizzata sulle tecnologie innovative per la rieducazione motoria.
«YOUnique experience», infine, è il claim di questa edizione che può contare su partner italiani e internazionali tra i più qualificati (Europe active, Coni, diverse università italiane, Assosport e Anif- Eurowellness).
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