Si chiama “Mapei Football Center” il nuovo centro sportivo del Sassuolo calcio
appena inaugurato. La struttura sorge alla periferia di Sassuolo su un’area di
45mila metri quadrati, con sei campi da calcio, di cui quattro in erba, due in sintetico. A completare l’opera un centro direzionale
che si affaccia sui terreni di gioco di quattro piani, lungo 110 metri che ospita 50 postazioni nei vari uffici, otto spogliatoi,
due palestre, due centri di fisioterapia, una piscina fisioterapica, e può ospitare contemporaneamente 135 atleti.
Nato da una convenzione tra il Sassuolo calcio e il Comune con una concessione quarantennale in un’area in località Cà Marta, il centro sportivo è stato costruito
in 14 mesi con una spesa di 12 milioni di euro e da oggi diventa operativo, al
punto che tra qualche giorno ospiterà la nazionale under 21 del Belgio in ritiro in vista degli europei.
Il Mapei Football Center è il nuovo fiore all'occhiello della famiglia Squinzi che ha già lo stadio di proprietà a Reggio
Emilia, il Mapei Stadium, e oggi potrà utilizzare questo impianto sia per l'attività della prima squadra che delle
giovanili. All’inaugurazione di oggi c'erano il patron Giorgio Squinzi, il presidente del club Carlo Rossi, il vicepresidente Adriana Spazzoli, il sindaco Gianfrancesco Menani, il presidente della
Regione, Stefano Bonaccini. «Continuiamo ad investire per ottenere risultati duraturi nel tempo - ha detto Giorgio Squinzi - questa è una struttura di
eccellenza nel campo dell’impiantistica sportiva a supporto della prima squadra e dei giovani, ma anche un punto di incontro
con i tifosi e con il territorio. I nostri obiettivi sportivi? Restare stabilmente tra le prime cinque-sei squadre della serie
A, partecipando all'Europa League e magari un giorno anche alla Champions».
Gli architetti Giancarlo Floridi e Angelo Lunati di Onsitestudio hanno curato il progetto. Presente anche l’allenatore Roberto
De Zerbi che per il secondo anno
consecutivo guiderà la prima squadra. «Questa nuova casa aiuterà anche il mio lavoro - ha detto il tecnico - e darà un senso
di appartenenza a tutti. Io mi sento in un club di prima fascia e non ho mai avuto dubbi nel restare qui. Mi aspetto una telefonata
da Sensi dopo il tour con la Nazionale, mi aspetto che mi dica che vuole rimanere qui. Non mi piace tenere controvoglia un
giocatore. Sensi? oggi ha le carte in regola per giocare le coppe europee, ma sa anche che qui è molto stimato e apprezzato.
Dipende da lui. Quanto a Boateng, per giocare al Sassuolo bisogna avere motivazioni forti. Questo discorso vale per Sensi,
Boateng, Berardi, Lirola, Rogerio. Se hanno il fuoco dentro per fare un altro anno o due con noi le porte per loro, almeno
da parte mia, sono spalancate».
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