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Questo articolo è stato pubblicato il 21 dicembre 2010 alle ore 10:02.

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Incentivi 2010 per l'inmpianto terminato entro l'annoIncentivi 2010 per l'inmpianto terminato entro l'anno

L'agevolazione si trasferisce assieme all'immobile
Ho installato un impianto in una casa dove vivo con mia moglie. Se mi dovesse succedere qualcosa gli incentivi verranno comunque riconosciuti ai miei eredi?
* Le tariffe incentivanti sono riconosciute all'energia elettrica prodotta dall'impianto fotovoltaico. Il Dm 6 agosto 2010 (articolo 4, comma 5) prevede che «la cessione dell'impianto fotovoltaico, ovvero dell'edificio o unità immobiliare su cui è ubicato l'impianto fotovoltaico congiuntamente all'impianto stesso, deve essere comunicata al soggetto attuatore (cioè al Gse, ndr) entro 30 giorni dalla data di registrazione dell'atto di cessione». È una regola che trova applicazione sia per una cessione per atto tra vivi (come la vendita dell'immobile), sia per la cessione mortis causa (come la successione). In quest'ultimo caso, è consigliabile che gli eredi alleghino alla comunicazione al Gse un certificato di morte.

In condominio serve il via libera dell'assemblea
Abito in un condominio di sei appartamenti. È obbligatorio ottenere la delibera positiva dell'assemblea condominiale per l'installazione o c'è un diritto all'installazione?
* Secondo l'articolo 1102 del Codice civile (da correlarsi con il 1120) l'uso del tetto comune anche a proprio esclusivo vantaggio è possibile – anche senza assenso assembleare – a certe condizioni tra cui c'è quella di non impedire il "pari uso" da parte degli altri condomini. Secondo le interpretazioni dei giudici, in sostanza, bisognerebbe poter documentare che l'uso da parte
di uno non impedisce l'uso, anche
diverso, da parte di altri.
Ora: un impianto fotovoltaico
a servizio di un appartamento
necessita in genere di spazi piuttosto
ampi (a differenza, per esempio, dalle antenne) quindi è assai dubbio
che possa essere esercitato
senza assensi.

Ammortamento al 9% per le strutture a terra
L'ammortamento dei pannelli fotovoltaici avviene al 9% annuo anche per gli impianti installati a terra, in un terreno di proprietà della società che poi utilizzerà l'elettricità?
* Il coefficiente di ammortamento dei pannelli solari fotovoltaici è stato fissato nella misura del 9% dalla circolare 46/2007 dell'agenzia delle Entrate, ritenendo che le condizioni di utilizzo delle componenti dell'impianto fotovoltaico possano essere assimilate a quelle delle centrali termoelettriche. L'agenzia delle Entrate arriva a tale conclusione affermando che gli impianti fotovoltaici situati su terreno non costituiscono impianti infissi al suolo (da cui deriverebbe la necessità di attribuzione di rendita catastale) in quanto normalmente i moduli che li compongono possono essere rimossi e posizionati in altro luogo, mantenendo inalterata la loro funzionalità.

L'allacciamento alla rete può richiedere sei mesi
Ho letto che alcune imprese hanno dovuto attendere sei mesi per l'allacciamento alla rete elettrica. Sono tempi normali? Gli incentivi non incassati in questo periodo possono essere recuperati oppure vanno perduti?
* I tempi per l'allacciamento alla rete elettrica sono individuati dalla delibera dell'Authority per l'energia Arg/elt 125/10 . Le tempistiche variano in base alla potenza nominale dell'impianto e al livello di tensione a cui l'impianto deve essere connesso. In caso di particolari criticità nei processi autorizzativi o in situazioni tecniche tali da dover effettuare rilevanti interventi sulla rete, i tempi possono arrivare anche a sei mesi. La connessione dell'impianto fotovoltaico alla rete con obbligo di connessione di terzi è un'attività che svolgono i gestori di rete territorialmente competenti. Poiché l'incentivo viene erogato dal Gse per un periodo di 20 anni dalla data di entrata in esercizio, non si ha possibilità di recuperare gli incentivi dalla data di ultimazione lavori.

La banca può pretendere garanzie oltre la tariffa
In primavera avvierò la ristrutturazione di un rustico e sto ipotizzando di installare anche un impianto fotovoltaico da 4 kW, per cui ho un preventivo di 24mila euro circa. La banca, cui mi sono rivolto per finanziare anche parte dei lavori di recupero per un importo di 75mila euro, mi chiede l'iscrizione di ipoteca sull'immobile: non dovrebbe bastare la cessione delle tariffe?
* Con oltre 50mila euro di finanziamento che riguardano non l'installazione dell'impianto fotovoltaico, ma opere di ristrutturazione, è ragionevole che la banca richieda
ulteriori garanzie. Più in generale,
è vero che ci sono banche
che sulla carta propongono
finanziamenti ad hoc per il fotovoltaico, ma in realtà pretendono comunque garanzie rispetto alla cessione
del credito vantato nei confronti
del Gse.

I moduli sul fienile non fanno un imprenditore
Un imprenditore agricolo realizza l'impianto fotovoltaico sul fienile e utilizza l'energia prodotta esclusivamente ai fini privati, in scambio sul posto. L'impianto fa assumere la qualifica di imprenditore commerciale?
* Poiché l'impianto produce energia utilizzata esclusivamente a fini
privati ed è gestito con la modalità dello scambio sul posto, ciò comporta che non via sia cessione di energia elettrica prodotta dallo stesso. In assenza di tale attività di cessione, non sussistono i requisti per l'assunzione della
imprenditore commerciale.
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