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Questo articolo è stato pubblicato il 26 giugno 2011 alle ore 08:19.

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le configurazioni
Application store
Così come sugli smartphone, anche i tablet prevedono negozi dove reperire e installare applicazioni. Lo store più rifornito è, manco a dirlo, quello di Apple con oltre 70mila app dedicate all'iPad. Sull'Android Market ce ne sono alcune centinaia dedicate a Honeycomb, mentre le tavolette con le release 2.x possono contare su oltre 200mila apps sviluppate per gli smartphone; a patto che il dispositivo abbia display fino a 7". Circa 4mila quelle per il Playbook, mentre sono diverse centinaia di migliaia i software installabili in Windows.

Sincronizzazione
Quando si inizia a lavorare sui tablet bisogna abituarsi al concetto di "cloud", ovvero ai servizi che tengono sincronizzati i dati via internet. Android è all'avanguardia, perché attraverso Gmail tiene traccia di email, calendario, contatti e app scaricate: le informazioni restano sempre aggiornate. L'iPad attende iCloud per fare sostanzialmente le stesse cose; intanto è ancora legato a iTunesper la sincronizzazione. Il Playbook prevede il BlackBerry Desktop Software, mentre via Blueooth dialoga con lo smartphone BlackBerry. Windows 7 funziona come sui tradizionali computer.

Navigazione web
Con un dispositivo equipaggiato con Windows 7 si naviga con i classici strumenti collaudati nel mondo pc. Tra i tablet quelli che offrono l'esperienza web più fedele sono i modelli basati su Android e Qnx. Entrambi possono contare su browser con motori derivati da quelli per pc e sul supporto per i contenuti Flash. Android in più ha anche accesso ai servizi online di Google. Il browser dell'iPad è derivato da Safari, ma privo di supporto Flash. Per fortuna i siti maggiori si sono adattati e dirottano in automatico su una pagina ottimizzata per l'iPad.
Connettività
WiFi o 3G? La domanda non è oziosa. Con il WiFi si naviga a banda larga con i router in casa e ufficio. In condizioni di mobilità però è necessario scovare un hotspot aperto o un servizio commerciale con accesso tramite wireless Lan. Chi ha uno smartphone con Android, un iPhone o un Nokia che si trasformano in punti di accesso WiFi attraverso rete cellulare sfrutta il contratto dati legato alla sim telefonica. La seconda scheda è necessaria per i modelli 3G, con una comodità di fondo: essere sempre connessi, in qualsiasi momento, rete wireless o 3G permettendo. A costi più alti.

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