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Questo articolo è stato pubblicato il 22 gennaio 2012 alle ore 08:18.

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Luca Salvioli
Luca Tremolada
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I prodotti che hanno o stanno sperimentando queste nuove tecnologie
smartphone L'assistente tuttofare sta nel telefonino
L'ostacolo era duplice: l'eccessiva capacità di calcolo richiesta e la ridotta potenza dei chip all'interno dei telefonini. Con gli smartphone la musica è cambiata. Con il cloud computing si è poi cominciato a fare sul serio. Le applicazioni per il riconoscimento vocale si sono così affermate anche sui telefonini come una delle più interessanti app non solo per governare le funzioni proprie dei cellulari come calendario, posta e rubrica ma anche per accedere a informazioni e servizi senza toccare un tasto, solo con la voce. Il software più interessante è certamente Siri, che gira esclusivamente su prodotti Apple. Oltre a una gestione divertente del dialogo pesca informazioni e servizi da web services e api tra cui il motore Wolfram Alpha. Disponibile solo negli Usa (per ora) Dragon Go!, assistente virtuale del colosso Nuance Communication per Android. Funziona con le stesse logiche di Siri ma su più dispositivi mobili. Sempre in ambito Android da segnalare anche l'app "Ricerca vocale" in italiano. Consente di eseguire ricerche sul web e sul telefono utilizzando la tua voce. È g gratuita e funziona abbastanza bene anche se è limitata. gInteressante sarà più che toccare parlare con Majel, l'anti-Siri made in Mountain View. In arrivo nei prossimi mesi.
luca.tremolada@ilsole24ore.com
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videogame L'interfaccia che unisce gesti e voce
Come sempre più spesso accade in tema di interfacce i videogiochi sono un apripista dell'elettronica di consumo. Gli schermi tattili sono entrati in modo massiccio nel nostro immaginario grazie alla Nintendo Ds.. Già nel 2004 la presenza del microfono nella console portatile aveva fatto intuire che il gioco avrebbe introdotto l'uso della voce. Nintendogs e la serie Brain Training hanno sdoganato un rudimentale (ma divertente) servizio capace di riconoscere e registrare singoli comandi vocali. È stata però Microsoft che ha tirato fuori dal cappello uno dei più innovativi gadget degli ultimi anni. Kinect (150 euro più un gioco) è una periferica di Xbox 360 di Microsoft (a febbraio anche di pc e dispositivi che montano Windows). Rileva il movimento del corpo e risponde a comandi vocali. L'uso combinato di gesti e voce rappresenta una nuova interfaccia verso i contenuti digitali ma non solo. Tra le applicazioni di Kinect oltre a quelle più squisitamente ludiche sono in corso di sperimentazione quelle legate alla fruizione di contenuti video e audio. Da alcuni mesi si può scegliere un film, mettere in pausa il video, attivare un menu. Queste funzioni (molto semplici) si integreranno sempre di più con il sensore che riconosce il movimento. (l.tre)
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auto Il sogno anni Ottanta di Kitt supercar
Nella fortunata serie americana Supercar, David Hasselhoff, che poi avrebbe raggiunto la celebrità come protagonista di Baywatch, parlava amabilmente con il suo (o la sua) Kitt. L'intelligenza artificiale sulle quattroruote sta facendo passi da gigante. Da tempo, precisamente da una decina di anni, siamo abituati a dialogare con il navigatore satellitare, con qualche difficoltà di comprensione, e l'intersezione tra Gps e sensori di vario genere spinge Google nella ricerca dell'auto che si guida da sola. Intanto accontentiamoci della piattaforma di comunicazione integrata Sync di Ford. Permette, con i comandi vocali, di gestire navigazione e intrattenimento, passare alle ultime sul traffico, il meteo, le notizie. Si può collegare il proprio smartphone e passare da una funzione all'altra. La soluzione in Europa arriva quest'anno. Nel frattempo Mercedes ha annunciato l'integrazione di Facebook a bordo. Solo alcune funzioni, ma tutte comandabili con la voce. "Finalmente in vacanza!", e lo status del social network è aggiornato. Siamo lontani da Kitt, che provava emozioni, a volte si arrabbiava. Ma forse è meglio così.
luca.salvioli@ilsole24ore.com
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ultrabook e portatili Una parola e il computer si accende
Apriti che sto arrivando. Non sarebbe male poter dare l'ordine al pc appena svegli, magari in ritardo, in modo da buttare giù al volo gli ultimi appunti per la relazione da presentare in riunione. Non succederà nell'immediato, ma la generazione di ultrabook, portatili supersottili e di design, in arrivo sul mercato - 65 modelli nel 2012 - presto offrirà anche il comando vocale. Il marchio ultrabook - notebook ultrasottili, rapidi nell'accensione e generosi nel consumo della batteria e con un prezzo sotto i mille euro - è registrato da Intel. La prima fase è già iniziata, la fase due partirà con il lancio dei processori Intel Core di terza generazione nella prima metà del 2012. Nel 2013, Intel introdurrà il processore "Haswell" definendo la fase tre. Il produttore di chip ha annunciato una collaborazione con Nuance communications per integrare la tecnologia di riconoscimento vocale Dragon, per avviare applicazioni, navigare tra i siti, mandare mail. Offriranno anche un software developer kit per gli sviluppatori di terze parti, quindi aspettiamoci qualche sorpresa tra le applicazioni possibili. Esperimenti di questo tipo interessano anche browser, sistemi operativi e applicazioni per personal computer. (lu.sal)

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