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Questo articolo è stato pubblicato il 05 febbraio 2012 alle ore 14:34.

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Più valore a contenuti e utenti

La straordinaria competenza di Massimo Marchiori nella progettazione di motori di ricerca è fuori discussione e l'ammirazione dei fondatori di Google per il professore padovano è parte della storia del web. È anche chiaro che c'è una tradizione italiana, da Arianna in poi, nei motori di ricerca. Del resto, nel contesto iperinnovativo ...

Marchiori: «Vi racconto il mio Google». Su Nòva24 la prova in anteprima di Volunia

Marchiori: «Vi racconto il mio Google»

Dopo tre anni di lavoro, lunedì sarà lanciato il motore di ricerca italiano sviluppato da Massimo Marchiori: il matematico padovano che nel 1997 inventò l'algoritmo di Google. Domenica la prova esclusiva su Nòva24

Lunedì 6 febbraio: Padova tra i big della Rete

Il servizio Volunia verrà lanciato a livello mondiale lunedì 6 febbraio, dando inizio alla fase di accesso per i Power User, ovvero gli utenti selezionati

Volunia girerà su supercomputer italiani

Volunia ha deciso di affidarsi ai supercomputer della società emiliana E4 Computer Engineering per permettere agli utenti di esplorare il web in modo del tutto innovativo

Massimo Marchiori è tornato con un nuovo motore di ricerca: con Volunia sfiderò Google

Massimo Marchiori

Il matematico di Padova, autore dell'algoritmo di Google, sta per lanciare un motore di ricerca di terza generazione. Sviluppato tra Sardegna e Padova

Oltre Google news: al debutto Trap.it e Volunia.com per le notizie su misura

Il portale di Trap.it

Si moltiplicano i progetti di frontiera per cercare informazioni su internet oltre Google. Sport, economia, cronaca, tecnologia sono alcuni argomenti esplorati da Trap.it, un "assistente personale" appena arrivato online, ma con una lunga storia. Deriva da un programma di ricerca alle radici di Siri, il software installato su iPhone 4S ...

«Voglio inventare Google per la seconda volta»

Massimo Marchiori

Nel '97 ha rivoluzionato la ricerca online. Pur di vivere a Padova, ha rifiutato ingaggi nella Silicon Valley. Ma ora punta a un nuovo algoritmo: «Basta con gli oracoli digitali»