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Questo articolo è stato pubblicato il 12 ottobre 2012 alle ore 13:10.

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Nella foto la sede di Abb Italia a Sesto San Giorvanni (Imagoeconomica)Nella foto la sede di Abb Italia a Sesto San Giorvanni (Imagoeconomica)

Un forte radicamento nelle tecnologie per l'automazione e un impegno sempre più consistente nei settori delle rinnovabili e dell'efficienza energetica: si può sintetizzare così il business italiano della multinazionale elevetico-svedese Abb, che nel nostro Paese è presente in gran forze, con circa 5.700 dipendenti (con sede principale a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano) e un fatturato che nel 2011 ha sfiorato i 2,6 miliardi di euro.

Nella Penisola il Gruppo Abb ha raccolto negli anni le esperienze e le competenze di molti dei più noti marchi del comparto elettromeccanico nazionale, quali Ercole Marelli, SACE, Officine Adda, IEL, Ansaldo Trasformatori ed Elsag Bailey. All'interno della multinazionale, la filiale italiana si distingue per la leadership tecnologica negli interruttori automatici scatolati e aperti di bassa tensione, negli interruttori differenziali modulari, per le competenze nei sensori e i trasmettitori di pressione, nonché per i quadri di distribuzione di media tensione isolati in aria e gli interruttori di media tensione. Abb Italia, inoltre, ha la responsabilità mondiale per le attività di ricerca e sviluppo dedicate ai sistemi di automazione per la generazione di energia, sviluppo, produzione e vendita di motori asincroni in media tensione e di grandi macchine a induzione.

L'Italia è anche considerata centro di eccellenza per la realizzazione chiavi in mano di impianti nel settore dell'oil and gas e nelle soluzioni di automazione avanzata. Il nostro Paese è dunque una piazza importante per il business mondiale della multinazionale dell'automazione, anche in un anno difficile a livello congiunturale come il 2011: la crescita è stata del 5% rispetto al 2010, con una percentuale di export sui ricavi, orientata soprattutto all'Europa e al Nord Africa, che si attesta al 55 per cento. I settori nei quali Abb Italia ha conosciuto i migliori risultati lo scorso anno sono stati quelli dell'industria manifatturiera (soprattutto nell'automazione), delle rinnovabili - in particolare del solare e dell'idroelettrico - del marine, dei trasporti e della costruzione di macchine e impianti, che hanno generato export indiretto. Continua ad avere un peso considerevole il mercato dell'oil&gas. Per quanto riguarda, in particolare, l'energia solare, nel 2011 sono stati installati nel nostro Paese impianti per 40 MW complessivi di potenza, tanto che la capacità complessiva realizzata da Abb Italia è ormai di oltre 133 MW. Sempre più importante anche l'apporto delle soluzioni per l'efficienza energetica, commercializzate in tutte le diverse divisioni operative in cui è organizzata Abb Italia, il cui giro d'affari è praticamente raddoppiato lo scorso anno.

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