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Questo articolo è stato pubblicato il 19 dicembre 2012 alle ore 07:15.

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In campo aziendale, il cloud di tipo ibrido (mix fra soluzioni di tipo public erogate da provider come Amazon e soluzioni di tipo privato offerte dalle varie Ibm, Microsoft e via dicendo) cambierà il ruolo dell'It: Chief information officer e responsabili informativi dovranno operare da verive prorpri coordinatori delle attività It distribuite su infrastrutture flessibili e votate al verbo del software, delle piattaforme e delle applicazioni as a service.

Altro tema forte del 2013 sarà quindi l'Internet delle cose. Una realtà, dicono gli analisti, sottolineando come oltre il 50% delle connessioni online riguardino già oggi macchine: i 15 miliardi di oggetti collegati al Web nel 2011 hanno sviluppato oltre 50 miliardi di connessioni intermittenti. Entro il 2020 il numero di "connected things" sarà più che raddoppiato e le connessioni quadruplicheranno. Le tecnologie vitali per questa esplosione di collegamenti sono i sensori, i sistemi di riconoscimento delle immagini e i moduli Nfc (Near Field Communications). Entro il 2015, in oltre il 70% delle grandi aziende un singolo manger supervisionerà tutti gli oggetti connessi in Rete. Ed entreremo nell'era dei Internet of everything.

Computing in memory e macchine virtuali. Muore il data warehouse singolo
Gli staff It dovranno inoltre vedersela con un'altra priorità impellente, quella dei Big Data. Le aziende, spiegano da Gartner, dovranno focalizzarsi necessariamente sull'enorme mole di dati non strutturati (email, comunicazioni postate online o nella cloud) e di informazioni generate da fonti esterne l'organizzazione (partner, fornitori e soprattutto clienti). Il concetto di singolo data warehouse aziendale è morto. Si parla di sistemi multipli che dovranno interagire fra di loro. E anche di soluzioni di analisi predittiva dei dati residenti su social network e online, di piattaforme di "in memory computing", di applicazioni che permetteranno ai device mobili di accedere in tempo reale alle informazioni di business per velocizzare i processi decisionali.

I Cio, infine, dovranno prendere in considerazione per le loro infrastrutture It modelli basati su una logica di pacchetto (e cioè appliance hardware con software e servizi integrati, come le database machine di Oracle o simili), cavalcare la popolarità delle macchine virtuali ed abbracciare il paradgma degli app store aziendali. Nel 2014 saranno oltre 70 miliardi le mobile app scaricate dagli utenti su scala mondiale e la maggior parte delle (grandi) organizzazioni distribuirà applicazioni ai propri addetti attraverso i propri negozi.
In quest'ottica, sempre Gartner è dell'idea che lo standard Html5 troverà completa affermazione entro i prossimi due anni, anche grazie alle prestazioni garantite dai motori JavaScript, che ne decreteranno lo status di ambiente di sviluppo di riferimento su scala globale per le applicazioni di classe enterprise.

La Tv è sempre più social
Chiudendo con il consumer, ancora lo studio di Ericsson rileva come già oggi 32% di chi utilizza uno smartphone fa già acquisti con il proprio dispositivo, segno di una tendenza all'aumento degli acquisti online in combinazione con quelli effettuati presso il punto vendita fisico. E infine la Tv: già oggi il 69% degli spettatori italiani utilizza i social media mentre sta guardando un programma televisivo e di questi il 55% ricorre a Facebook & Co. per discutere in tempo reale ciò che sta guardando. A livello globale oltre il 30% degli utenti è propenso a pagare per i contenuti che si guardano in contesti social mentre la maggior parte del consumo di video e Tv da dispositivo mobile avviene in casa.

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