Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 22 luglio 2013 alle ore 15:12.

My24
Wi-Fi, tentativi alla Camera per salvare la liberalizzazione. Si decide su costi e burocrazia per gli esercenti

Significherebbe che l'esercente dovrebbe dotarsi di un registro con gli indirizzi IP associati ai mac address dei terminali, mantenerlo e garantirne la sicurezza. Nuovi obblighi che, secondo una stima di Stefano Quintarelli (esperto della rete e parlamentare di Scelta Civica), sono un costo di 800-900 euro circa per esercente. Si noti che già gli esercenti e i gestori di reti Wi-Fi delle pubbliche amministrazioni hanno investito, per rispettare il decreto Pisanu, in sistemi che identificano gli utenti tramite sim del cellulare (via sms al solito). L'obbligo di identificazione non c'è più, ma per motivi di sicurezza questi sistemi sono rimasti in uso. La nuova norma imporrebbe ulteriori strumenti tecnologici, che probabilmente gli esercenti dovranno affidare ad aziende specializzate, non essendo in grado di gestire in proprio. «Sono costi e complessità burocratiche di cui il Wi-Fi non aveva bisogno», lamenta Paolo Gentiloni (PD), al Sole24Ore.

Quintarelli e il Movimento 5 Stelle avevano presentato invece emendamenti che miravano ad abolire tutti gli obblighi per gli esercenti, ma non sono stati considerati finora. È passato invece questo emendamento che risulta a firma Palmieri-Centemero (entrambi del Pdl) e su cui ha lavorato anche il gabinetto del ministro allo Sviluppo Economico, a quanto risulta al Sole24Ore.

Adesso le alternative sono limitate, a quanto dicono Gentiloni e Quintarelli. «Se il governo mette la fiducia sul Fare- cosa probabile, visti i tempi stretti- il testo non sarà più modificabile alla Camera. Il Senato potrebbe cambiare qualcosa ma è improbabile, per gli stessi motivi di urgenza», dice Gentiloni. Da sabato, inoltre, i parlamentari non possono più presentare emendamenti. Può farlo solo il relatore. Bisogna quindi sperare in due cose contemporaneamente: che l'iter continui senza la fiducia e che il relatore accetti il testo modificato come vorrebbero Quintarelli e Gentiloni.

Si potrebbe così offrire liberalmente il Wi-Fi. Resta un punto: se qualche utente usa la rete per commettere reati, il gestore verrebbe chiamato in causa per aiutare le forze dell'ordine a identificare l'autore. In altri Paesi (Germania e Regno Unito), in questi casi il gestore può essere imputato se non riesce a identificarlo. «La metafora è quella dell'automobile. Puoi prestarla a chi vuoi, ma se quello fa un reato sei corresponsabile», dice Quintarelli. Allora probabilmente gli esercenti continueranno a usare i sistemi di identificazione via sms per evitare di essere imputati per i reati commessi dai loro utenti. Ma almeno non sarebbero costretti a subire obblighi di tracciabilità inauditi in Italia e in Europa.

Shopping24

Dai nostri archivi