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Questo articolo è stato pubblicato il 12 novembre 2013 alle ore 08:37.

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«Non ci sono risposte preconfezionate- molti dipende dai tuoi obiettivi di comunicazione, ma ci possono essere casi di successo anche in questa situazione complicata. È bene guardare a quello che succede negli Stati Uniti, che da un punto di vista italiano sono come il futuro visto da una sfera di cristallo, per quanto riguarda il marketing dei nuovi media», dice Carlos.

Per esempio, all'Smx Milano è emerso il caso della campagna social del consolato americano. «Tema certo non sexy. Eppure ha funzionato: hanno messo in costume i dipendenti, fatto uno spettacolo il 4 luglio (giorno dell'indipendenza americana), pubblicato il video su Youtube. Sono riusciti così a dare un volto umano a un'entità che potrebbe essere vista altrimenti come anonima e grigia».

Ecco quindi che emerge un concetto: «bisogna ricordare che cosa è un social network. Non è altro che persone. Immaginiamo di andare a una festa, ci sono persone che parlano. Noi vogliamo raccontare loro di noi, ma dobbiamo presentarci, rispettare le loro aspettative e le regole del gioco, la sensibilità della discussione che è già in corso. Dobbiamo anche imparare a essere più convincenti, presentare qualcosa che venga apprezzato».
«Sui dispositivi mobili bisogna fare invece i conti con le dimensioni dello schermo, quindi scegliere le informazioni pubblicitarie con molta cura e solo le più rilevanti. Dobbiamo anche considerare il contesto geografico, che è molto particolare su smartphone. Se cerco una metropolitana su smartphone a Roma ho aspettative diverse rispetto alla stessa ricerca fatta a casa o a Milano».

Certo è che «le strategie delle aziende sono indietro rispetto alle abitudini delle persone, le quali hanno già familiarità con social media e cellulari. Siamo in un'era di grande complessità. Smx ha confermato però che c'è grande fame di conoscenza, per capire come muoversi in questo nuovo contesto. Le persone erano presenti dalla mattina alla sera, all'evento, senza mari scemare».

Tra gli altri, all'Smx di Milano hanno partecipato alcuni dei massimi esperti di marketing a livello internazionale come Justin Cutroni, Analytics Advocate presso Google, Bruce Hazan, Head of Solutions Engineering di Facebook, Danny Sullivan, Founding Editor di Search Engine Land, Jim Sterne, indicato tra le 50 persone più influenti al mondo nel Marketing Digitale, Shawn McClondon, responsabile delle delle strategie di social media per alcuni dei principali brand negli Stati Uniti e nel mondo.
Tanti esperti a cercare di dare risposte in un settore dove la sola certezza è che tutto è cambiato e sta continuando a cambiare, con una velocità superiore alle capacità strategiche delle aziende.

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