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I Google Glass? Per ora niente effetto «Wow»

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I Google Glass? Per ora niente effetto «Wow»

Da quando Google li ha fatti vedere la prima volta in pubblico, sui Google Glass si è concentrata tutta l'ansia di futuro di chi aspetta un'innovazione capace di andare oltre il paradigma smartphone-tablet. Li abbiamo provati in due diverse occasioni e per il momento possiamo dire che sono un oggetto interessante che però deve ancora dimostrare molto per essere definito the "next big thing".

Oggi le funzioni degli occhiali sono sostanzialmente le stesse dei cellulari più evoluti. Si possono fare videochiamate collettive, mandare sms con la voce, fare video e foto, leggere le ultime notizie, fare domande a Google. Al posto di tenere un oggetto tra le mani, però, nel caso dei Glass tutto arriva ai nostri occhi da un piccolo prisma posto davanti alla barretta laterale destra degli occhiali.

L'esperienza non è immediata e fa venire un po' di mal di testa, ma Google ci tiene a sottolineare che questi sono i primi prodotti, una sorta di beta da sviluppare negli anni. Un'altra nota negativa riguarda il design, speriamo possa migliorare ora che Google lavora con Luxottica. I glass possono però essere utili per usi professionali: come proiettare in tempo reale la visione di un chirurgo a un team internazionale. Le grandi innovazioni hanno bisogno di immediatezza e utilità, la parola agli sviluppatori che hanno il compito di tirare fuori dal cilindro dei glass un pezzo di futuro.

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