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Arriva a Milano mytaxi: l’anti Uber offre sconti del 50%.…

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il debutto

Arriva a Milano mytaxi: l’anti Uber offre sconti del 50%. Quanto piacerà ai tassisti?

Arriva a Milano il più temibile concorrente per Uber: mytaxi. E si inserisce in un movimento che dopo i primi due anni di proteste sta portando i tassisti a organizzarsi con una risposta tecnologica che possa modernizzare la categoria di fronte alla sfida arrivata dalla “famigerata” app che permette di prenotare e pagare una auto con conducente via app.

I motivi per cui l’arrivo di mytaxi può rappresentare un salto di qualità sono almeno tre. Primo: dietro c’è nientemeno che Daimler. Mytaxi è una startup fondata nel 2009 - stesso anno di Uber - da Niclaus Mewes e Sven Külper e acquisita da Daimler poco più di un anno fa. Il costruttore tedesco - che controlla i marchi Mercedes e Smart - da tempo è attivo nei nuovi business dei trasporti attraverso la controllata Moovel, a cui fanno capo, tra gli altri, il car sharing Car2Go e mytaxi.

Seconda ragione: l’offerta commerciale promozionale. Da oggi al 17 maggio la app offrirà corse con il 50% di sconto. In più chi porta un nuovo utente ottiene 15 euro di credito, fino a un totale di 400, e ne regala altri 10 all’invitato. Significa che il business partirà a debito e in maniera molto aggressiva perché l’obiettivo è spingere sul passaparola. Dal lato dei taxi, invece, «lavoriamo con il singolo tassista, rigorosamente con licenza, e per i primi 6 mesi non chiediamo alcuna fee - spiega al Sole 24 Ore Barbara Covili, responsabile per l’Italia di mytaxi -. Finito il periodo di sperimentazione decideremo come procedere». Covili coordina un team per ora di 5 persone, dipendenti dell’italiana mytaxi Italia srl.

Terza ragione, non per importanza, la funzionalità. Per la prima volta una app di prenotazione taxi offre (almeno sulle carta, da oggi effettueremo il test) le stesse funzionalità di Uber: oltre alla georefenziazione delle auto si può fare tutto con il cellulare, pagamento compreso, tramite carta di credito o prepagata.

Oggi l’app è disponibile in Germania, Austria, Spagna e Polonia. In totale le città attive sono 40, l’app è stata scaricata 10 milioni di volte e i taxi attivi sono 45mila. «Per ora apriamo a Milano, abbiamo messo in piedi una flotta di 200 taxi in pochissimo tempo, ma stiamo già pensando ad altre città italiane - continua Barbara Covili - . Da parte dei tassisti notiamo la consapevolezza che questi strumenti vanno usati per stare al passo con l’innovazione. Innovazione che, come dimostriamo, si può fare rispettando le regole e senza invocare modifiche».

Resta da vedere quale sarà l’adesione dei tassisti, soprattutto alla luce del fatto che - specie a Milano, a pochi giorni dall’Expo - molti taxi già pubblicizzano la loro app: le più comuni sono TaxiMilano di Taxi Blu, il radiotaxi di Milano e provincia, e IT Taxi, l'app dell'Unione radiotaxi d'Italia. Quest'ultima può contare su ben 10mila auto in oltre 40 città italiane, ma ancora non permette il pagamento via carta di credito. Mytaxi è aperta a tutti, dunque lo stesso tassista può essere disponibile alle prenotazioni di altre piattaforme. Diverso, però, il caso delle cooperative: nello statuto di alcune di queste è scritto che i soci non devono usare nessun altro sistema se non il loro radiotaxi.


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