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Il Lazio va a lezione di scuola digitale del futuro

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innovazione didattica

Il Lazio va a lezione di scuola digitale del futuro

Mentre l’Italia dibatte sulla riforma per la “buona scuola”, a Roma si danno appuntamento le buone pratiche dell’innovazione digitale nella didattica. Ragazzi e docenti potranno infatti toccare con mano e andare a lezione di scuola digitale del futuro sulla base dei modelli emersi su base territoriale.

Nonostante la carenza di risorse e strutture, la scuola italina si sta infatti digitalizzando con un processo che parte dalle esperienze e dai modelli proposti dagli insegnanti. Sostenuti dall’entusiasmo e dalla volontà di singoli e di gruppi di docenti, queste innovazioni hanno raggiunto una qualità e un rigore metodologico di alto livello. Ma, come spesso succede in Italia, i modelli di eccellenza rimangono isolati e non riescono a essere condivisi e integrati.

Diventa quindi fondamentale mostrare e mettere a confronto le diverse esperienze che si stanno realizzando. Oggi non esiste un modello unico di didattica per la nuova era della conoscenza, mentre sono diverse le esperienze metodologiche che possono integrarsi e svilupparsi a seconda della realtà scolastica in cui il docente si trova a operare.

Partendo proprio da questa esigenza è nata Tablet School, l’assemblea di studenti e docenti che vuole portare al centro le esperienze della scuola digitale sperimentandole direttamente attraverso lezioni sulla base dei diversi modelli di introduzione delle tecnologie nella didattica scolastica che si stanno attuando sul territorio. E’ quello che succederà sabato a Roma, all’Istituto Salesiano Pio XI, in occasione del sesto appuntamento del Tablet School organizzato dal Centro Studi ImparaDigitale per il quale sono iscritti oltre 700 tra studenti, genitori e docenti.

Dalla “Classe scomposta” di Dianora Bardi, che presenta un’aula senza banchi in un ambiente che favorisce la personalizzazione dell’apprendimento fino alla scuola scomposta, in cui viene superato il gruppo classe e i ragazzi si aggregano per progetti multidisciplinari, dal coding alla creazione di ebook con i ragazzi protagonisti, dalla matematica imparata attraverso il gioco alla creazione di mappe concettuali, dalle stampanti 3D a uso didattico alla “flipped classroom”, la classe capovolta in cui si studia la lezione prima a casa: sono una ventina le lezioni che si alterneranno nel corso della mattinata a opera di docenti di scuola prima e secondaria da tutto il Lazio.

Nel corso della giornata sarà presentato il Curriculum mapping, progetto di ricerca di ImparaDigitale promosso da Fondazione Telecom Italia, legato a uno strumento che permette di supportare in maniera agile e flessibile i docenti nella realizzazione di una nuova didattica per competenze.

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