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Apple punta ancora su “Mappe” per sfidare Google Maps e acquista…

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Apple punta ancora su “Mappe” per sfidare Google Maps e acquista iGps

Quando nel 2012, con il lancio di iOS 6, Apple rinunciava a Google Maps per fare spazio alla sua App “Mappe” si scatenò l'inferno. Le scarse performance di quest'ultima furono oggetto di discussioni infinite e critiche feroci. Tanto che da Cupertino dovettero tornare sui loro passi qualche mese dopo, riaprendo le porte a Google Maps e dichiarando di fatto persa la sfida con Big G. Eppure quello delle mappe è un settore troppo strategico per i colossi californiani, e una resa così leggera non sarebbe giustificabile. Dietro le cartine di geolocalizzazione si nascondono profilazione e marketing. Si nasconde business, non solo prestigio. E lo strapotere attuale di Google non può lasciare indifferenti i competitor.

Anche per questo Apple ha appena acquistato Coherent Navigation, società specializzata in Gps Integrity High (un sistema già ribattezzato iGPS che miscela due segnali satellitari differenti: quelli mid-earth con quelli low-earth. Il risultato è una precisione di localizzazione quasi assoluta e una qualità del segnale più elevata. Proprio questo era uno dei punti deboli di “Mappe”, accusata nelle settimane successive al suo esordio di fornire geolocalizzazioni e cartine errate.

Apple, secondo i rumors provenienti dagli ambienti vicini alla società, avrebbe già assunto alcuni dipendenti della Coherent. E fra questi figura il Ceo Paul Lego, uno che ad Apple aveva già lavorato in passato. Anche i due Co-fondatori di iGps, William Bencze e Brett Ledvina, avrebbero già traslocato negli uffici di Cupertino. E il sito Internet di Coherent non è più raggiungibile da qualche giorno (con un redirect che punta ad Apple).
Ignoti i termini economici dell'operazione. La società di Cook non ha voluto commentare le voci, trincerandosi dietro un “no comment”.

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