Mi Games è il format sportivo ideato dalla Start up del ventisettenne Davide Ardizzone ex giocatore di basket e laureato in economia che si svolgerà nel pieno centro di Milano dal 6 al 14 giugno e che avrà come protagonisti di numerose discipline, dal basket al calcio fino al beach volley e all'atletica, i giovani under 15, under 18 e over 18. Giunto alla sua seconda edizione sotto lo slogan “Live the city, Live the sport” la mission del Mi Games che da quest'anno propone l'introduzione del calcio integrato e del basket in carrozzina è coinvolgere sempre più ragazzi nello sport. Infatti, per ampliare la partecipazione di altre fasce d'età sarà presente durante la manifestazione un campo per bambini dai 6 ai 12 anni che verranno coinvolti in lezioni sportive e giochi di gruppo.
Nel 2015 il Mi Games, oltre la tappa milanese ne avrà anche una ligure a Santa Margherita dal 6 al 9 agosto e una in Ruanda sempre ad agosto dal 12 al 14 per cercare entro il 2020 di partire con un tour di 20 tappe in Italia. Legata anche a progetti di volontariato, la sturt up dei Mi Games, dall'anno scorso ha iniziato a collaborare con “Italia for Colombia” l'associazione senza scopo di lucro di Ivan Ramiro Cordoba (ex giocatore dell'Inter) e da quest'anno con la onlus “Okapia”, charity partner chiamata ad organizzare il Mi Games Rwanda nella città di Rulindo.
Creare un modello sostenibile e facile da replicare anche in altri Paesi in questo momento storico della crisi globale è il messaggio principale che viene lanciato gli ideatori del format Mi Games alla presentazione del quale infatti era presente il mondo delle istituzioni, della scuola e dello sport. Per Chiara Bisconti, assessore al Benessere, qualità della vita, sport e tempo libero del Comune di Milano “dietro un evento sportivo come questo i giovani hanno la possibilità non solo di mostrare solidarietà verso chi sta peggio ma contribuiscono ad alimentare la parte più innovativa della città”. Fare sistema con la freschezza della competizione giovanile, infatti, è un modello che può funzionare per affrontare l'imperversare della crisi economica solo attraverso una forte sinergia politica, sociale e culturale. “Abbiamo proposto ai nostri amici di Mi Games la creazione della tappa rwandese – ha detto Dennis Treu, presidente di Okaplia - per sostenere concretamente i percorsi formativi di 200 ragazzi tra i 6 e i 18 anni dando loro la possibilità di giocare insieme per tre giorni replicando gli stessi sport del progetto in Italia”.
Per contribuire economicamente al progetto è stata organizzata “la vendita di biglietti della lotteria a due euro l'uno che partirà dal 25 maggio presso lo spazio Donizetti con l'obiettivo di raccogliere dai 6 ai 7mila euro a fondazione – ha spiegato Ardizzone, fondatore della sturt up dei Mi Games – e una parte del ricavato servirà ad autofinanziarci mentre l'altra parte servirà ad agevolare gli studi per l'anno 2015/2016 dei 200 bambini che parteciperanno al Mi Games Rwanda ma ai vincitori specifici delle diverse categorie assegneremo delle borse di studio”.
Lo sponsor tecnico della manifestazione sportiva è Adidas ma il Mi Games ha avuto collaborazioni con importanti brand come Audi, Vodafone, L'Oreal, San Carlo, Vittoria Assicurazioni, Space23, La gazzetta dello Sport, Cisalfa, Ubi Banca, Vitaldent, Nilox, Redbull, PowerVolley, Atlethic Elite, Rucker Park e Radio Number One.
© Riproduzione riservata