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Apple lavora alla sua auto elettrica? Ecco gli indizi che puntano al nuovo (presunto) progetto della Mela

“L’automobile è il device mobile definitivo”. Parola di Jeff Williams, responsabile Operations di Apple intervenuto alla conferenza annuale di Re/code, uno degli appuntamenti di punta dell’hi-tech. Sono bastate queste parole, in risposta a una domanda sui settori che la società della Mela sta esplorando, per far ripartire le indiscrezioni sulla tanto vociferata Apple car.

Williams ha subito precisato che il suo commento si riferiva alla piattaforma media Car Play, pensata appositamente per l’automobile, ma il recente passato ha insegnato che Apple lascia uscire progressivamente le idee su cui sta lavorando. È successo così con lo smartwatch Apple Watch e con il borsellino elettronico Apple Pay.

Negli ultimi mesi è stato un susseguirsi di indiscrezioni che vanno via via delineando un progetto serio di automobile attorno a cui starebbe lavorando Cupertino, coinvolgendo fornitori da tutto il mondo. Con l’obbligo del silenzio assoluto sul progetto, nome in codice “Progetto Titan”, stando a quanto riportato dal Wall Street Journal un paio di mesi fa: un’automobile elettrica, “simile a un minivan” su cui starebbero lavorando qualche centinaio di persone sotto la regia del vicepresident Steve Zadesky, manager proveniente da Ford.

Secondo altre indiscrezioni pubblicate dal Financial Times, Zadesky avrebbe fatto più di un viaggio in Austria negli ultimi mesi alla ricerca di un partner manifatturiero. Altri hanno aggiunto che il progetto ruota attorno a una vettura a guida autonoma, senza pilota. Il Progetto Titan sarebbe gestito in una struttura segreta non troppo distante da Cupertino, mentre per la produzione dell’automobile sarebbe stata scelta l’Irlanda, a Cork, dove è in programma la costruzione di un nuovo stabilimento. E per i profili manageriali che Apple sta cerando si richiede specificamente esperienza nell’industria automobilistica.

Le indicazioni puntano nel senso di un progetto tutto elettrico, tanto che la società guidata da Tim Cook ha innescato una battaglia di talenti con il colosso del settore, la Tesla: Apple offrirebbe infatti bonus e forti aumenti di stipendio agli ingegneri che lasciassero la Tesla.

C’è anche il sospetto che in realtà il progetto sia limitato alla messa a punto di software per l’automobile a guida autonoma. Ma la recente assunzione di diversi ingegneri di alto profilo con esperienza in campo automobilistico “hardware” sembra puntare in senso opposto. Intanto si vanno diffondendo anche le voci su misteriosi van - c’è chi dice Dodge - che viaggiano in incognito per le strade americane facendo test di tutti i generi. Non è solo questione di ingegneria: il “mago” del design della Mela, il papà dell’iPhone e dell’iPad, collezionista di auto d’epoca, ha più volte criticato le linee delle automobili attuali.

E c’è anche un indizio “italiano”, dal momento che il Ceo di Fiat Chrysler Sergio Marchionne, durante un recente viaggio in California, ha incontrato i Ceo di Tesla e di Apple, Elon Musk e Tim Cook, oltre ad avere fatto un giro sperimentale su una macchina “self-driving” di Google.

D’altra parte la macchina era uno dei sogni dello stesso Steve Jobs: prima di morire aveva confessato al New York Times che, se avesse avuto più energia, avrebbe voluto fare concorrenza a Detroit con una Apple car. (P. Sol.)

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