Dai modelli per uso militare a quelli hobbystici. E poi quelli per la fotogrammetria del territorio, le riprese aeree professionali, la gestione delle emergenze, la rilevazione di particolari sostanze presenti nel terreno. L'utilizzo degli Apr (Aeromobili a Pilotaggio Remoto) ormai non è più una novità, e se un tempo il termine “drone” era solo sinonimo di apparecchi per uso militare, ora le circostanze in cui questi piccoli concentrati di tecnologia possono essere utili sono sempre di più.
A Roma, si svolge fino al 31 maggio il Roma Drone Expo&Show 2015, presso l'aeroporto dell'Urbe, seconda edizione del Salone aeronautico nazionale sui droni, dove è stato possibile osservare, discutere e veder volare decine di modelli diversi di droni, e avere una panoramica su un settore industriale piccolo ma vivace e ricco di idee. Oltre 60 le società presenti.
Durante i convegni che hanno accompagnato la tre giorni espositiva, segnaliamo in particolare il punto sulla regolamentazione sul volo degli Apr, illustrato dall'Enac (Ente Nazionale per l'Aviazione Civile), l'utilizzo dei droni come ausilio nella gestione delle emergenze sanitarie in seguito a calamità naturali, zone teatro di incidenti come esplosioni o incendi, impegni internazionali presso campi profughi, gestiti da un apposito reparto della Croce Rossa italiana.
La struttura dell'aeroporto dell'Urbe ha reso possibile quest'anno per la prima volta anche poter osservare “in azione” diversi modelli di droni, che sono stati fatti volare a margine dell'area espositiva.
Non sono mancati i momenti spettacolari, come per esempio sabato mattina, quando l'Istituto Massimo di Roma ha battuto un record, facendo volare in contemporanea 50 droni identici, che erano stati costruiti dagli alunni della scuola durante delle vivacissime ore di lezione, tenute anche grazie alla collaborazione di insegnanti ed esperti esterni.
© Riproduzione riservata