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Hacking Team: Wikileaks pubblica milioni di mail riservate (e compaiono i nomi di Renzi e Berlusconi)

Che la vicenda Hacking Team non possa chiudersi in fretta è abbastanza chiaro. I 400 gigabyte di file scottanti sottratti alla società di spionaggio digitale con sede a Milano e finiti nei meandri del deep web sono e saranno una minaccia costante, per stessa ammissione dell'azienda attaccata.

Nelle ultime ore il colpaccio arriva da Wikileaks, la piattaforma di Julian Assange che già in passato (era il 2011) non aveva risparmiato bordate alla società milanese, ritenuta complice di Stati poco democratici. Questa volta Wikileaks è passata ai fatti e ha diffuso in Rete centinaia di email riservate all'interno delle quali compaiono nomi di politici (da Renzi a Berlusconi), ma anche quelli di clienti illustri: dai servizi segreti e le forze armate. E poi ci sono veri e propri leak sui processi istituzionali, come le anticipazioni della sentenza della Corte costituzionale sul caso pensioni. Ad Hacking Team lo sapevano prima.

Fra le mail pubblicate da Wikileaks anche alcune relative al Sudan e alla Libia. «Per la Libya - scrive uno del gruppo - sono scettico, è un failed state, possiamo chiedere l'autorizzazione ma davvero non so se e' un paese in back list. Magari cominci a informarlo sulla documentazione che dev'essere fermata dal CLIENTE GOVERNATIVO per una nostra vendita? Poi possiamo procedere, al massimo la Libia e' in black list e non vendiamo. Il Governo Italiano decide, il Governo Italiano ha la migliore intelligence a cui possiamo e dobbiamo attingere per un'autorizzazione, e' la legge». C'è da aggiungere, comunque, che vista la mole di informazioni finite in Rete, la questione terrà banco per mesi. E ogni giorno potrebbe uscire qualche dettaglio clamoroso.

La mail di Vincenzetti.
Di notevole interesse, fra le mail diffuse da Wikileaks, quella in cui il boss di Hacking Team, David Vincenzetti, rivolgendosi ai suoi dipendenti, sembra anticipare quello che è successo il 6 luglio scorso: «Immaginate questo: una fuga di notizie a Wikileaks che mostra e spiega la nostra tecnologia a tutto il mondo. Sarete demonizzati dai nostri amici più cari, dagli attivisti di tutto il mondo e la gente normale punterà il dito contro di voi». Detto fatto.
@biagiosimonetta

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