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Microsoft Worldwide Partner Conference

La nuova strada di Microsoft: Il ceo Satya Nadella: «L'ecosistema ci rende unici»

«L'ecosistema rende Microsoft unica. Le tecnologie e i modelli di business vanno e vengono ma l'ecosistema rimane costante». Satya Nadella al Worldwide Partner Conference di Orlando ribadisce la strada della nuova Microsoft: meno hardware e più software ma soprattutto tanto cloud aperto agli altri. È difficile trovare un CEO che nomina tanto spesso marchi concorrenti: iOS, Android, Linux sono una presenza costante nelle sue parole e già questo vale come rottura rispetto all'era di Ballmer.

La nuova Microsoft vuole che le idee e i dati viaggino sui propri server, sfruttino i propri servizi e poi se vi si accede da device Apple poco male. Visto che è l'ecosistema che conta, ora si allarga. A parte Windows 10, atteso per il 29 luglio, Microsoft punta su due soluzioni B2B che dovrebbero portare più aziende nel proprio mondo.

La prima è Project GigJam, piattaforma che si propone di trasformare i processi di business abbattendo le barriere tra device, app e individui. All'apertura ci troviamo di fronte una tavola bianca, senza niente. Sta a noi popolarla tramite mouse, touch o i comandi vocali di Cortana, sommando le informazioni provenienti dalla linea di business e dalle applicazioni SaaS per farle interagire tra loro. Apri la rubrica dei clienti e degli ordini e queste si legano l'una all'altra, basta poi un tap per far vedere tutto ai collaboratori. Anzi, non tutto: visto che alcune informazioni devono rimanere riservate basta fare una croce su ciò che non vogliamo far vedere agli altri per rendere quei dati invisibili. E a questo punto arriva il bello perché per dimostrarne il funzionamento multidevice sul palco c'è un'iPhone. Nadella sa che il melafonino è oggetto del desiderio anche in ambito business e non ha nessuna intenzione di lasciarlo da parte. Anche questa è la nuova Microsoft. GigJam comunque è capace di condividere i suoi dati con tablet, computer e telefoni di ogni sorta. “Non è una mera condivisione dello schermo”, si sente ripetere spesso dal palco, ma un'applicazione capace di dividere spontaneamente le informazioni e le azioni utili per eseguire vari compiti e velocizzare la gestione aziendale.

Il secondo spicchio che va ad arricchire la torta è Cortana Analytics Suite. Qui Nadella è netto “Vogliamo trasformare i dati in azioni intelligenti”, afferma il CEO, esponendo le doti di questa suite che combina machine learning, big data, storage e calcolo con strumenti di intelligence percettiva come l'analisi facciale e verbale per estendere le capacità predittive delle aziende. L'idea è di fargli delineare scenari a partire dai dati bruti per velocizzare il processo decisionale. È la macchina che aiuta l'uomo: non produce più solo risultati ma è in grado di analizzarli, di discernere. “Cosa succede? Perché? Cosa dovrei fare?” chiede Nadella per esprimere i pochi punti la sua nuova creazione e lei risponde. Eh sì perché come suggerisce il nome il fulcro della suite è Cortana, l'assistente digitale di Microsoft che da mero recettore di comandi vocali sta acquisendo sempre più capacità di machine learning. Già immaginiamo manager intenti a porre domande e lei che, cortese, risponde. Non è uno scenario neanche troppo lontano: il servizio infatti sarà attivo dal prossimo autunno in abbonamento. È tempo di schiarirsi la voce.

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