C'è maretta nel mondo dei browser. Nell'infinita lotta alla conquista del mercato - con Google che da quando ha lanciato Chrome s'è guadagnata una leadership molto solida - in questi anni si è assistito a un lento declino di Internet Explorer. Quello che anni fa era il browser per eccellenza, ha subito passivamente l'avvento di software più leggeri e veloci. E non è un caso che la stessa Microsoft abbia deciso di mandare in pensione il vecchio Explorer, associando al lancio di Windows 10 il nuovissimo Edge. Ma è proprio qui che nasce il fatto.
Come ormai accade spesso, i big cercano di sfruttare tutta la loro potenza di fuoco per accelerare la diffusione di un nuovo prodotto. Lo ha fatto Google per anni con il social network Plus, associandolo a YouTube pur di far crescere il numero di utenti. Un esperimento comunque fallimentare, viste le sorti del social di Mountain View. Stavolta è Microsoft a forzare la mano, suscitando il malcontento dei competitor. Con Windows 10, infatti, Nadella e i suoi hanno di fatto “imposto” l'utilizzo di Edge, facendone il browser predefinito anche se prima dell'aggiornamento l'utente ne utilizzava un altro. Una mossa che ha fatto storcere il naso a quelli di Mozilla, tanto che il Ceo Chris Beard ha scritto una lettera aperta proprio a Nadella per esprimere il suo malcontento. Secondo Beard, in sostanza, Microsoft vuole imporre (nuovamente) il suo dominio in fatto di web browser. Una storia che ricorda quella di Netscape, concorrente di Internet Explorer di qualche anno fa. Come andò a finire è storia nota.
C'è da dire che oggi la questione è abbastanza diversa, perché diverso è il concetto di browser, non più semplice software di navigazione ma contenitore di informazioni ed esecutore di applicazioni. Infatti Beard, nella sua lettera, parla di “Internet experience” più che di browser e basta. Mozilla, in realtà, aveva scritto a Microsoft già nei mesi scorsi, quando uscirono le versioni beta di Windows 10, perché il cambio browser era apparso sin da subito molto più contorto rispetto alle versioni precedenti. Preoccupazioni che negli uffici di Redmond pare non abbiano sortito alcun effetto. Anche per questo proprio da Mozilla hanno diffuso un video e un post che spiega come entrare nelle impostazioni di Windows 10 e modificare il browser predefinito (qui tutte le istruzioni )
La lettera di Beard a Nadella è un primo passo. Se questa storia finirà nei tribunali per l'ennesima guerra legale sulla concorrenza è ancora presto per dirlo.
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