Un anno alle Hawaii... detta così, sembra una circostanza su cui molti metterebbero una firma. Ma le sei persone che passeranno 12 mesi su uno degli arcipelaghi più noti del mondo non lo faranno certo per piacere, ma per dare il loro fondamentale contributo alla scienza, e in particolare per vagliare la possibilità di viaggi nello spazio di lunga durata. Destinazione: Marte, il Pianeta Rosso.
Un equipaggio di sei persone è stato chiuso infatti da oggi in una cupola di 11 metri di diametro e 6 metri di altezza, situata alle pendici di un vecchio vulcano nelle isole Hawaii, e lì resterà per un anno per capire le possibilità che ha l’uomo di resistere in un ambiente così ristretto, in previsione di una prossima missione umana su Marte. La spedizione, che si chiama Hi-Seas ed è organizzata dalla Nasa, prevede che le sei persone debbano rimanere chiuse sempre all’interno della cupola, mangiando solamente il cibo utilizzato nelle missioni spaziali, senza poter godere di aria fresca e di privacy.
I sei potranno uscire dalla lora angusta «casa» solamente indossando una tuta spaziale. L’«equipaggio» è composto da Sophie Milam, Joceyln Dunn, Zak Wilson, Allen Mirkadyrov, Martha Lenio e Neil Scheibelhut: quattro statunitensi, un tedesco e un francese. Tre scienziati, un pilota, un architetto e un giornalista che si ritroveranno qundi nei prossimi 364 giorni a testare la possibilità di sopravvivenza dell’uomo in un ambiente ristretto. Dormiranno in sei piccole brande e mangeranno cibo preconfezionato, rerspireranno solo l’aria contenuta nella loro piccola cupola.
Insomma, una situazione non troppo dissimile a quella che avrebbe dovuto affrontare l’equipaggio della nave spaziale di cui faceva parte Mark Watney, il protagonista del bel romanzo L’uomo di Marte, dell’autore statunitense Andy Weir, da cui è stato tratto il film Sopravvissuto - The Martian, a regia di Ridley Scott con protagonista Matt Damon, che sarà nelle sale italiane dal prossimo 15 ottobre. In quel caso, la “missione” non ha avuto buon esito. Auguiamo invece la massima fortuna ai sei impegnati in questa atipica “vacanza” di un anno alle Hawaii.
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