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Domani sera Apple alza il velo sui suoi conti. Tutti i numeri da guardare

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LA TRIMESTRALE DELLA MELA

Domani sera Apple alza il velo sui suoi conti. Tutti i numeri da guardare

Quanti iPhone ha venduto Apple nell’ultimo trimestre, quello della crisi in Cina (dove Cupertino vende uno smartphone su quattro)? E soprattutto, quanti stima di venderne entro Natale? Gli utili della Mela batteranno ancora le attese, come hanno fatto negli ultimi 11 trimestri (rispetto alle stime FactSet)? La comunità finanziaria attende al varco l’azienda più grande del mondo per capire se continuerà a stupire esperti tech e listini. E c’è già chi pensa che eventuali dati brillanti di Cupertino possano proiettare il Nasdaq, il listino tecnologico a stelle e strisce, su nuove vette. Al contrario, una delusione potrebbe ripetere il fenomeno osservato nello scorso luglio, con una Mela in caduta che finisce per zavorrare i mercati americani.
Ma vediamo in dettaglio quali sono i numeri chiave da guardare domani sera, quando Apple alzerà il velo sul suo terzo trimestre 2015.

Le cifre su utili e sul fatturato
Il consensus della comunità finanziaria (misurato da FactSet) per questro trimestre stima 1,87 dollari di utili per azione, in aumento rispetto ai tre mesi precedenti. Ma altre fonti alzano il target a 1,91 dollari: è il caso di Estimize, una piattaforma crodsourcing che esegue stime sulla base delle previsioni di analisti e hedge funds manager. Staremo a vedere, senza dimenticare che la Mela ha battuto le previsioni in tutti gli 11 ultimi trimestri. Quanto al fatturato, il consensus degli analisti si aggira su 50,1 miliardi di dollari, in aumento rispetto ai 42,1 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. Le ultime stime di Apple, diffuse in luglio, parlavano di un giro d'affari tra 49 e 51 miliardi di dollari. Estimize si spinge più in là, a 51,4 miliardi.

Occhi puntati sulle vendite dei prodotti
Sui prodotti l’attenzione degli analisti è al massino. Nell’ultima trimestrale, le vendite dell’iPhone, il pilastro su cui si regge Cupertino, avevano deluso: i 47,5 milioni di pezzi erano stati inferiori ai 49,4 milioni attesi ma rappresentavano anche un -22% sequenziale, più del -19% e del -17% osservato nei due anni precedenti. Gli analisti tengono sotto controllo le vendite del prodotto totem di Apple proprio perché pesa per ben il 65% sui ricavi (dati dell’ultimo trimestre). L’effetto di iPhone6 e 6 Plus sarà marginale su questa trimestrale, perché sbarcati sul mercato a fine settembre, ma l’importante è individuare un trend. Un pool di analisti interpellati da Fortune è convinto che grazie ai nuovi prodotti le vendite di Melafonini si impennino.
E mentre si attendono lumi sul misterioso riscontro commerciale dell’iWatch, l'orologio tech di Apple, gli analisti danno per scontato che gli iPad continuino a soffrire, in parte “cannibalizzati” dallo schermo più largo dell’iPhone 6 e più in generale indeboliti da smartphone con touchscreen generosi e laptop sempre più leggeri.

A preoccupare le Borse è anche la frenata dell'economia della Cina, il Paese che da solo rappresenta più di un quarto (per la precisione il 26%) delle vendite mondiali degli iPhone. Visto che il prodotto totem di Apple arriva da tre trimestri di robuste crescite sul mercato dell Dragone, gli analisti si aspettano ora un fisiologico rallentamento del trend.

Dove saranno le azioni Apple tra un anno?
Dopo una brusca correzione estiva del 28% (dai 132 dollari del 20 luglio, prima dell’ultima trimestrale, ai 103 dollari di minimo relativo del 24 agosto, in piena crisi cinese) il titolo della Mela sta riprendendo quota. Oggi si ritrova poco sotto a 120 dollari. Ma Apple resta sempre un “buy” per la comunità finaziaria: un gruppo di oltre 40 analisti interpellati da FactSet prevede per Cupertino un target a oltre 146 dollari tra un anno. Riuscirà l'azienda guidata da Tim Cook a battere anche queste previsioni?

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