A volte, l'età gioca degli scherzi. Pericolosi: negli Stati Uniti, secondo alcune stime, 125mila anziani perdono la vita ogni anno perché si sono dimenticati di assumere le medicine prescritte. E se ci fosse un “manager della memoria” che fa ricordare le scadenze ed evita i rischi delle amnesie? È lo spunto che ha ispirato “Mom”, Memory Optimizing Manager: il progetto vincente tra i finalisti di Global Youth Startup Awards, il contest organizzato da Ernst&Young in collaborazione con Hype (Youth start up fondation). La sfida: individuare esperimenti di imprenditoria giovanile per l'inclusione sociale degli anziani. Un terreno che ha visto fronteggiarsi 36 scuole da 22 paesi, fino alla scrematura di sette concorrenti in arrivo da Israele, Italia, Macedonia, Montenegro, Romania e Stati Uniti. Il premio è stato consegnato da Donato Iacovone, managing partner di Ernst&Young per Italia, Spagna e Portogallo, al padiglione israeliano di Expo.
Mom, il «manager per la memoria»...digitale
Mom, ideato da un team di giovanissimi della St Clemente High School (Usa), è composto da una doppia anima hardware e software: la seconda, una app, si installa su smartphone o pc e “dialoga” con una serie di bottoni distribuiti per l'abitazione. Ogni volta che si avvicina una scadenza, da una visita medica all'assunzione di un farmaco, scatta un suono a ricordarlo. Dopo la vittoria nel concorso di E&y e Hype, l'iniziativa accederà a un programma di tutoraggio sostenuto dalla European Alliance for Innovation con la chance di entrare a contatto con una platea di investitori ed esperti di marketing.
Il social anti-solitudine e la mano robot
Il resto del podio è occupato dal team israeliano ed italiano, autori di due progetti dal titolo quasi identico: Hand N Hand e Handy Hand. Una coincidenza che non si rispecchia nei contenuti, del tutto diversi tra loro. Hand N Hand è un «social network dell'assistenza» che permette agli anziani di selezionare il volontario più adatto alle proprie esigenze da una app per smartphone. La griglia di parametri simile a quella di qualsiasi servizio on demand: vicinanza della postazione, disponibilità in una certa fascia oraria, tipologia di aiuto richiesto, come ad esempio la spesa o le pulizie domestiche. Come fidarsi di un estraneo, soprattutto se scelto da dispositivi che non appartengono sempre alla routine degli over 70? Il programma prevede un servizio di rating che permette di dare un voto al volontario, come le recensioni su BlaBlacar o Airbnb.
Più ambizioso il disegno di Handy Hand, messo a punto dalla squadra italiana in corsa: si parla di una mano robotica, pensata come supporto per chi soffre di problemi di articolazione. Secondo la descrizione del team, non si tratta di «sostituire l'arto umano ma di rinforzarne la presa». Il dispositivo può essere impostato via wireless e, secondo le previsioni del progetto, dovrebbe aggirarsi su un prezzo di 200 euro. Il costo è ammortizzato dall'utilizzo di stampanti 3D per la realizzazione dei materiali. Le altre iniziative sbarcate alla “finalissima” di Milano? ChairWaze (Israele), un nuovo sistema per sedie a rotelle; Senior App (Romania), applicazione per evitare l'isolamento degli anziani con un sistema di comunicazione facilitato; Elderwatch, un “salvavita” a portata di polso realizzato dal team rumeno; Dan, un “robot amico” che può servire per l'assistenza 24 ore al giorno.
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