Quella che si cela dietro il Nexus 6P è una speranza doppia. Da una parte Google, regina della Rete che cerca di consacrarsi nel campo dei prodotti. Dall'altra Huawei, azienda cinese che negli ultimi mesi sta facendo registrare percentuali di crescita notevoli e che con lo smartphone realizzato per Big G è chiamata alla prova di maturità.
In visita a Shanghai, dove Huawei ha uno dei suoi immensi centri di ricerca, siamo riusciti ad avere un contatto in anteprima col nuovo Nexus 6P (colore oro). Poche ore di utilizzo che sicuramente non sono sufficienti per un'impressione definitiva sul device. Ma le prime sensazioni sono sempre importanti. Ecco le nostre.
Cosa ci è piaciuto
Il Nexus 6P è uno smartphone ben disegnato. È un oggetto bello da vedere e da tenere tra le mani. Il design sembra vincente, con la parte superiore del dorso che forma una sorta di sella di colore nero per dar spazio ad antenna e fotocamera. Un particolare che lo differenzia dalla maggior parte degli smartphone in commercio, ormai sempre più simili l'uno con l'altro. «Il nostro miglior telefono da sempre», avevano scritto da Google nel comunicato di lancio. L'impressione che abbiamo avuto sembra confermare questa tesi. Il 6P è il miglior Nexus mai prodotto. Il display da 5.7 pollici Quad HD (con risoluzione da 2560×1440 pixel) non delude le attese per definizione e usabilità. In un eventuale utilizzo “for business” del device, la comodità può farla da padrona.
La fotocamera posteriore (12 megapixel che consente scatti di risoluzione 4608x2592 e video in 4K alla risoluzione di 3840x2160), è stata una buona compagna di viaggio in giro per Shanghai. L'abbiamo provata soprattutto nella città vecchia, dove a tramonto ormai consumato il Nexus P6 ha comunque scattato foto di buona qualità, tenendo testa e in alcuni casi performando meglio dell'iPhone 6 (non siamo riusciti a fare il confronto, sicuramente più congruo, con l'iPhone 6S). Ci è piaciuta anche la qualità degli altoparlanti e la rapidità con quale il device risponde al nuovo Android Marshmallow. Troppo poco il tempo a nostra disposizione, invece, per testare la durata della batteria.
Cosa non ci è piaciuto
La fotocamera non perdona granché. In condizioni di stabilità dell'immagine il risultato è notevole. Quando lo scatto è repentino, invece, il rischio di incorrere in immagini sfocate o mosse è sicuramente più alto rispetto a quello che si ha con in mano un iPhone. A differenza della stragrande maggioranza dei telefoni Android, Nexus 6P non ha la memoria espandibile, e questo è un guaio soprattutto se si girano molti video in 4k. Non ci è piaciuto il lettore di impronte digitali posizionato sul retro (scelta che accomuna molti device Huawei e Honor), perché siamo convinti che la soluzione anteriore adottata da iPhone e Samsung sia decisamente più comoda. Infine, il caricabatteria. Nexus 6P utilizza tecnologia Usb C. Questo non è certo un difetto, anzi, consente cariche molto più rapide del solito. Tuttavia, la scarsezza di cavi di questo tipo in circolazione può far sorgere qualche problema in situazioni di emergenza.
Conclusioni
Con Nexus 6P Google entra con prepotenza nel mercato degli smartphone. Il prezzo in Italia (699 euro) sarà un bel banco di prova. Ma questo Nexus ha tutte le potenzialità per tener testa ai 3 top di gamma più forti del momento: iPhone 6S, Huawei Mate S e Samsung Galaxy S6.
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