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Il puzzle della tv online: cosa scegliere tra Apple Tv, Chromecast e…

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Il puzzle della tv online: cosa scegliere tra Apple Tv, Chromecast e Roku

La più grande difficoltà nel raccontare l’innovazione della tv negli ultimi anni è che come riferimento si prendono gli Stati Uniti, dove il mercato, l’offerta e la tecnologia sono profondamente diversi dal nostro Paese. La situazione sta finalmente cambiando. Sky, Mediaset, Tim Vision, Chili e ora l’arrivo di Netflix hanno reso realtà la fruzione di contenuti. Mentre le tv connesse sono in crescita tra smart tv, console per videogiochi, altri device, come evidenza un report Ericsson. Tra quest’ultimi c’è la nuova Apple tv, lanciata da Tim Cook come l’inizio di una nuova era per il piccolo schermo fatta di app, hardware prestante (il processore è quello dell’iPhone 6) e sistema operativo tvOS.

L’innovazione di cui la tv ha più bisogno è uscire dalla frammentazione dei contenuti. La nuova Apple tv ce la fa? La risposta non può che essere mozzata. Perché in Italia una delle novità più importanti, ovvero Siri sul telecomandino, non è «ancora» disponibile. Dunque lo sarà, ma al momento la ricerca universale consentita dal software di riconoscimento vocale manca. È quella che quando chiediamo di vedere i film in cui recita Kevin Spacey ci restituisce tutti i titoli e varie informazioni, ma soprattutto va a cercarli sia su iTunes che su Netflix. Negli Stati Uniti la varietà di fonti è maggiore. Come interfaccia e interazione con il Remote con il touch il dispositivo di Apple ha fatto un salto di qualità e anche l’arrivo delle app, soprattutto in prospettiva, ci dirà molto su che cosa sta diventando la tv. Quello che però oggi vorrebbe l’utente è una sorta di Spotify dei film, come succede per la musica.

Viste le regole sulla cessione dei diritti cinematografici e le forze in gioco, non è un risultato dietro l’angolo e probabilimente la situazione non cambierà in fretta. Non a caso si dice che Apple stia lavorando a un suo servizio di streaming tv. A oggi sulla Apple tv non c’è Infinity, ma arriverà presto: «Ci stiamo lavorando» dice a Nòva Chiara Tosato, la responsabile. E Sky Online? Al momento no, per avere l’offerta in tv bisogna avere alcuni modelli di smart tv Samsung oppure comprare Roku, che in Italia è distribuito soltanto da Sky. Questo è un limite sia per Apple tv che per Chromecast, la chiavetta di Google giunta alla seconda edizione che si conferma una ottima scelta economica per connettere la tv, oggi con più velocità. Soprattutto perché Sky ha i diritti delle serie tv di maggiore successo come The House of Cards e Games of Thrones (quest’ultima è di Hbo e il rapporto di esclusiva è stato appena rinnovato fino al 2020). Le smart tv di Samsung sono dunque le uniche a offrire il catalogo di tutti i principali player.

Gli ultimi due anni hanno visto accelerare la tv via internet, ma tra scatolotti, offerte esclusive e promozioni con gli operatori per avere le idee chiare bisogna risolvere un puzzle. La Apple tv da sola non lo risolve, anche se offre senza dubbio la migliore esperienza d’uso. Per mostrare tutte le sue potenzialità dovrà arrivare Siri e l’interazione con iPhone, visto che l’app Remote non funziona e questo vuol dire non avere l’input della tastiera. E poi: sarà possibile dialogare con la tv con l’Apple Watch, magari con Siri?

Articolo apparso su Nova24 del 15 novembre

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