Pagare con lo smartphone alla cassa di un qualsiasi negozio sarà sempre più facile. Questo almeno ci lasciano intendere i diversi attori, più o meno noti, che offrono soluzioni di mobile payment in Italia. Fare shopping deve essere anche una questione di comodità e la possibilità di dimenticarsi a casa contanti e carte elettroniche varie, semplicemente attivando un'applicazione sul proprio dispositivo mobile, va proprio in questa direzione.
L'esperienza dell'acquisto si trasforma anche grazie a soluzioni che cambiano faccia ai tradizionali Pos, offrendo ai commercianti (ma anche artigiani e piccole imprese) nuovi strumenti per migliorare il proprio business, sfruttando la grande popolarità degli smartphone.
Quest'ultima è la missione di iZettle, startup svedese appena sbarcata in Italia con il suo modello di mobile payment già esportato in 11 Paesi fra Europa e Sud America e utilizzato da circa 200mila clienti che crescono ormai a un ritmo di duemila unità al giorno, per un totale di un milione di persone che interagiscono quotidianamente con il sistema. Le ambizioni della compagnia sono grandi. «Il nostro obiettivo – dice il co-fondatore e Ceo della società, Jacob de Geer– è quello di diventare leader indiscusso del mobile payment anche in Italia». In un mercato molto frastagliato e già densamente popolato da diversi attori in tema di pagamenti mobili il rischio di non centrare tale risultato ovviamente c'è.
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