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È italiana la trivella che sonderà le profondità di Marte in…

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RICERCA SPAZIALE

È italiana la trivella che sonderà le profondità di Marte in cerca di forme di vita

La strada per Marte passa da Milano. A Nerviano, alle porte del capoluogo lombardo, in un laboratorio unico al mondo, la Selex ES ha ricreato un campione di suolo marziano profondo 2 metri, per simulare le diverse stratificazioni del terreno che dovrà perforare la trivella che l'azienda del gruppo Finmeccanica ha costruito per il rover della sonda ExoMars. La doppia missione dell'Esa - realizzata in collaborazione con la Roscomsos russa - prevede l'invio di 2 sonde sul pianeta rosso: nel 2016 e nel 2018 quando, arrivera' il rover che, per la prima volta, scaverà nelle profondità del terreno marziano, alla ricerca di tracce di vita, come ha spiegato Marco Molina, della ricerca e sviluppo settore Spazio di Selex ES.

La prima missione, che sarà lanciata tra il 14 e il 25 marzo 2016, prevede il lancio del modulo orbitante Tgo (Trace Gas Orbiter) che impiegherà sei mesi per raggiungere il Pianeta Rosso. Una volta giunto a destinazione, il Tgo sgancerà il modulo di discesa Edm (Entry and Descent demonstrator Module): intitolato all'astronomo italiano Giovanni Schiaparelli, avrà il difficile compito di dimostrare la capacità dell'Europa di atterrare su Marte, un obiettivo che finora è stato centrato solo dagli Stati Uniti. Durante la sua veloce discesa, il modulo Edm raccoglierà i primi dati sull'atmosfera marziana e, una volta posato sul suolo, attiverà la stazione meteo Dreams, progettata presso l'Osservatorio astronomico di Capodimonte dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). ''Nel frattempo il modulo Tgo sarà impegnato in una serie di manovre per correggere l'orbita e scendere fino a 400 chilometri di quota'', spiega Marco Molina, responsabile ricerca e sviluppo del settore spazio di Finmeccanica Selex Es. Nella primavera del 2017, dopo quasi sette mesi di manovre, il modulo orbitante «attiverà i suoi strumenti scientifici e inizierà la missione di osservazione e mappatura della superficie marziana. Il tutto in vista della staffetta con la missione ExoMars 2018 - aggiunge Molina - quando il modulo Tgo sarà usato come ponte radio per le comunicazioni con il rover che dovrà perforare il suolo di Marte alla ricerca di tracce di vita».

L'intera missione ExoMars avrà mani, occhi e cuore italiani: sono «made in Italy» i generatori fotovoltaici e i sistemi di distribuzione che danno energia, così come i sensori per l'orientamento e i componenti dello strumento di osservazione Cassis, e infine la trivella che permetterà di scavare il suolo fino a due metri di profondità.

«C'è la possibilità - ha detto Molina - che ci siano forme di vita fossile, quindi di ere geologiche precedenti ma il grande sogno è di trovare forme di vita attualmente presenti su Marte. I due metri di profondità sono esattamente quello strato di roccia che potrebbe proteggere forme di vita dalle radiazioni che arrivano dallo Spazio profondo».
L'Esa ha assegnato all'italiana Thales Alenia Space del gruppo Finmeccanica l'intera leadership di ExoMars.

Sarà la missione del 2018 a portare su Marte il rover sviluppato da Thales AS su cui sono montati la trivella e gli strumenti che in 200 giorni effettueranno 16 campionamenti e analisi, anche in loco e in tempo reale, del terreno. Ogni campionamento richiede 3 giorni, con una velocità di rotazione del trapano di 80 giri al minuto e una spinta costante di 25 Kg; la punta, invece, è in diamante policristallino.
«In queste due missioni - ha spiegato - ci sono numerosi aspetti innovativi per l'Europa: il rientro in atmosfera di un altro pianeto, l'esplorazione con un rover, la trivellazione a 2 metri di profondità, il problema dell'inquinamento microbiologico e chimico e quindi abbiamo dovuto sviluppare una serie di tecnologie nuove».

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