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L'iPad Pro: sfida al laptop in punta di matita

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IL NUOVO TABLET DI APPLE

L'iPad Pro: sfida al laptop in punta di matita

Di fronte all'iPad esistono almeno un paio di reazioni. La prima è quella di chi non lo lascia a casa nemmeno per sogno, lo usa in treno per leggere il giornale, in aereo per vedere un film, durante una riunione per prendere appunti o mostrare una slide. Se proprio deve mette una tastiera, ma lo fa controvoglia. Nel secondo gruppo c'è chi lo usa per le app, i video, la consultazione di pagine internet ma non chiedetegli di rinunciare al suo pc/mac se deve passare a una dimensione più produttiva.

L'iPad Pro cerca di tentare i secondi con la Apple Pencil, dotata di giroscopio e accelerometro, una tastiera che si attacca con connettore magnetico e non necessità di alimentazione, un nuovo processore A9X - doppia velocità e capacità grafiche rispetto al precedente - e nuove app. È vero, Steve Jobs aveva detto che nessuno avrebbe voluto una stilo da usare sull'iPhone, ma ora Apple sostiene che la tecnologia è pronta per apprezzarne la differenza rispetto alle dita. E l'iPad Pro non è un iPhone. Quello che è certo è che l'iPad Pro fa suoi due elementi introdotti su più modelli da Samsung (è il caso del pennino) e Microsoft (la tastiera del Surface).

L'iPad, nato soltanto 5 anni fa, ha avuto un successo oltre ogni aspettativa ma da qualche trimestre le vendite segnano un rallentameno. E allora Apple si inserisce in un segmento che il Surface ha dimostrato esistere e essere capace di dare qualche soddisfazione a Microsoft (due trimestri fa ha registrato ricavi per quasi 900 milioni di dollari, mentre nell'ultimo è calato ma a ridosso del rinnovo della gamma).

Prendiamo in mano l'iPad Pro. È grosso: la diagonale da 12,9 pollici non passa inosservata. Non si può usare con la versatilità dell'iPad Air 2 anche se il peso è una sorpresa: 723 grammi per il modello wifi+4G, meno del nuovo MacBook che comunque è sotto il chilo. Il display è notevole: risoluzione 2732x2048 e 5,6 milioni di pixel. Vedere foto è un piacere. Ancora di più i video: Apple insiste poco su questo aspetto nella campagna di marketing, ma è come se avesse costruito la sua tv. Per l'uso che se ne fa nell'era di Netflix, è un ottimo alleato del piccolo schermo nel consumo di serie tv e altro in mobilità. L'audio arriva da quattro altoparlanti disposti negli angoli del tablet e si “muove” sfruttando il giroscopio per capire se lo stiamo usando in orizzontale o verticale, portando più vicino alle nostre orecchie gli alti. Altro aspetto non enfatizzato da Apple: ha grandi potenzialità per i videogiochi.

Restando sempre entro un utilizzo normale, il display grosso fa apprezzare il multitasking introdotto da iOS9, l'editing di video - anche in 4 k - con iMovie, le presentazioni e il pacchetto Office di Microsoft che può sfruttare la Apple Pencil.

Quest’ultima si comporta davvero come una matita su un foglio. Quando avverte il contatto, la superficie del tablet avvia una scansione di 240 volte al secondo, il doppio del normale. Per vederne le reali potenzialità nel design abbiamo chiesto un parere a Laura Cattaneo, responsabile del digital design del Sole 24 Ore (qui la sua recensione, uscita su Nòva di domenica 22 novembre) e a Francesco Franchi, art director di IL (guarda la prova video). Il parere è complessivamente positivo, anche se nessuno se la sente di dire che l’iPad Pro possa sostituire un MacBook Pro.

Nemmeno Tim Cook, visto che di recente ha detto a Independent.ie che l’obiettivo di Apple non è creare un dispositivo convergente con il Mac, e che non è nemmeno la richiesta dei consumatori. Nella ricerca di forme ibride Microsoft ha fatto una scelta diversa puntando proprio su un dispositivo convergente: il Surface Book oltre a essere il primo laptop dell’azienda è anche capace di diventare un tablet con l’unico sistema operativo Windows 10.

Per fare quello che fa un pc/Mac quello che manca all'iPad Pro è un vero file manager, un touchpad nella tastiera, un sistema operativo pensato per un dispositivo di questo tipo (ad esempio il multitasking del Mac OS è più completo rispetto ad iOS). In più invece l'iPad Pro ha il touch. Per chi è pensato? Piacerà ad alcune nicchie di mercato come designer, ricercatori e medici particolarmente digitalizzati. App come «Complete Anatomy» realizzata da 3D4Medical possono servire in corsia per evidenziare singole patologie sullo scheletro umano in tre dimensioni. Altre ne arriveranno e aiuteranno a definire meglio la linea di demarcazione tra Mac e iPad, fino a quanto terrà. Potrà essere utile per attività business dove sono centrali le presentazioni e le immagini con uso di grafica. Anche il prezzo si avvicina al Mac: da 919 a 1249 euro il tablet, altri 179 euro se si vuole la smart keyboard, altri 109 euro se si vuole la Apple pencil. Si arriva oltre 1500 euro.

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