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2/5 Alcatel One Touch Idol 3

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    5 Android di fascia media a confronto. Dagli OnePlus all'Idol3, fino all'«italiano» StonexOne

    2/5 Alcatel One Touch Idol 3

    L'Alcatel One Touch Idol 3 è disponibile in due modelli: uno da 4.7 pollici, l'altro da 5.5. Noi abbiamo testato il primo, reperibile sul mercato a 200 euro. E le impressioni che ci ha destato sono di due tipi. In fatto di design e qualità dei materiali (al tatto), è abbastanza palese che nella stessa fascia di prezzo si trova di meglio. Al contempo, però, nella visione di software e hardware, questo Idol3 ne esce decisamente promosso. Gli altoparlanti sono notevoli e la fotocamera (13 megapixel) è dotata di un sensore molto interessante ed è in grado di scattare foto di alta qualità con una risoluzione di 4128x3096 pixel e di registrare video fullHD a risoluzione 1920x1080 pixel.

    A proposito di Alcatel One Touch, che (giova precisarlo) non è la “vecchia” Alcatel che faceva telefonini negli anni '90, ma una sua derivata venduta in seguito al gruppo cinese TCL, abbiamo scambiato qualche battuta con il Country Manager italiano, Flavio Ferraro. «Gli anni '90? Beh, se penso a quegli anni – ci ha detto Ferraro – a quei protagonisti (da Motorola a Nokia, fino a Siemens, ndr), vedo che siam rimasti solo noi nel mondo della telefonia. E questo mi inorgoglisce». E sul presente e futuro di Alcatel One Touch, Ferraro vede positivo: «Quello che conta è la competizione a livello globale. Noi siamo fra il quinto e sesto posto nella classifica dei produttori mondiali. In Asia il nostro marchio, nonostante sia prodotto in Cina, non ha grandi numeri. Continuiamo a essere occidentali. Ciò credo sia legato alla nostra storia, da dove veniamo. Questa storia può essere vista in due chiavi di lettura diverse: da una parte lo svantaggio di non essere forti nel mercato più grande del mondo (la Cina, ndr). Dall'altra, però, c'è da dire che questo mercato più grande del mondo è fortemente competitivo, e questo significa che a parte Apple nessuno guadagna un granché. Per cui, se dal punto di vista del volume non ci premia, dal punto di vista dell'equilibrio non è un fattore così determinante».

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