Il OnePlus 2 è arrivato sul mercato a metà anno. Monta uno Snapdragon 810, ma a differenza di altri device che montano lo stesso processore, in questo caso non abbiamo riscontrato un particolare surriscaldamento. Il motivo è dovuto al software che gira sullo smartphone, l'Oxygen OS, che evidentemente riesce a gestire bene le performance hardware. Il display da 5.5 pollici è generoso, ed è in linea con i top di gamma degli altri marchi. La fotocamera, invece, rischia di essere il vero punto debole di uno smartphone veramente ben riuscito: i 13 Megapixel bastano, la stabilizzazione è buona, i video in HD non dispiacciono. Ma in commercio esistono smartphone con fotocamere di livello decisamente superiore. Il punto forte, oltre al design e alla qualità dei materiali, rimane il software: OxygenOS, su base Android 5.1.1, è allo stesso tempo bello e intelligente. Il prezzo: 399 euro.
Il OnePlus X, invece, è uscito solo qualche settimana fa. E può essere considerato la versione economy del 2 (costa 269 euro). Ma anche in questo caso la società cinese ha stupito tutti con un prodotto veramente interessante. I punti di forza, anche in questo caso, sono il design e la qualità dei materiali utilizzati. Ci troviamo davanti a uno smartphone con un display da 5 pollici, con schermo Amoled Full Hd. E a dirla tutta, il display ci sembra addirittura migliore del Two. Anche in questo caso il processore è uno Snapdragon 801 quad core. Buona la fotocamera: 13Megapixel, e sorprende la velocità dell'autofocus. Oltre alla versione base (denominata Onyx), ce n'è una che costa 369 euro denominata Ceramic, e il nome è dovuto alla scocca in ceramica.
Entrambi i OnePlus sono dual sim.

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