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    Intervista al country manager di Amazon: «In Italia investiti 400 milioni di euro»

    Francois Nuyts (responsabile  di Amazon in Italia e Spagna)
    Francois Nuyts (responsabile di Amazon in Italia e Spagna)

    Il 23 novembre Amazon ha festeggiato i suoi primi 5 anni in Italia, e nella tre giorni dei grandi sconti – dal black Friday al cyber Monday – ha brindato nuovamente: venerdì è stata la giornata migliore con più di 600mila prodotti ordinati. «L'Italia è il Paese europeo dove stiamo crescendo più in fretta: siamo partiti con 6 categorie, ora ne abbiamo più di 20, più di 90 milioni di prodotti fisici e 30 milioni digitali - dice Francois Nuyts, dallo scorso aprile country manager di Amazon Italia e Spagna -. All'inizio i nostri prodotti arrivavano in 2-3 giorni con il servizio veloce Prime, oggi in gran parte d'Italia basta un giorno».

    Nuyts risponde alle domande negli uffici milanesi dell'azienda, a due passi dalla stazione Centrale, dove negli open space lavorano 270 persone. È l'headquarter italiano, al quale si aggiungono gli 830 dipendenti del centro di distribuzione di Castel San Giovanni (Piacenza) e i 250 del servizio clienti di Cagliari. Una trentina - non tutti neoassunti - da pochi giorni lavorano ad Affori, nel nuovo magazzino dedicato a Prime Now: il servizio per ricevere prodotti entro un'ora dall'ordine. «Now arriva a Milano dopo Londra e Birmingham e in poche settimane abbiamo avuto una risposta incredibile». E pensare che si diceva Amazon avesse ritardato l'apertura italiana perché preoccupata dalla logistica. «Abbiamo investito molto nella tecnologia, lavorato con i partner, scelto bene il team» continua Nuyts.

    Amazon non fornisce i numeri del business in Italia e per nessun singolo Paese. Basta però vedere le trimestrali per capire che la redditività della parte e-commerce è ancora difficile, complici gli investimenti tecnologici e la politica dei prezzi bassi. «Possiamo dire che in 5 anni abbiamo investito in Italia 400 milioni di euro». E che dalla scorsa primavera Amazon Italia ha partita IVA italiana. Una risposta alle pressioni comunitarie? «No, era già stato deciso due anni fa». Le pmi italiane che arrivano sulla piattaforma sono in crescita: sul negozio online italiano vendono 10mila aziende, «migliaia» delle quali sono italiane e il 50% di queste esportano. Anche le startup, molte delle quali vanno girare i loro siti sui server di Amazon (tra questi il neo-quotato incubatore di startup H-Farm).

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