Con inFORM il rendering in 3D diventa fisico e permette agli utenti di interagire con il mondo al di là dei display. Si tratta di una tecnologia in fase sperimentale ed elaborata da Tangible Media Group, uno dei laboratori del MIT.
L'informazione digitale diventa tangibile, quindi può essere rappresentata in 3D, in un campo di applicazione pensato dapprima per i pianificatori urbani che possono visualizzare i propri progetti in tre dimensioni, mostrando agli interlocutori soluzioni più dettagliate. Al MIT stanno già lavorando sul fronte delle applicazioni, per permettere ad esempio a medici in video conferenza di potere interagire con il referto di una TAC o, ancora, di mettere in condizione chirurghi di simulare interventi. I primi test saranno dedicati anche all'istruzione e al design in senso trasversale.
Come funziona
La parte visibile è una semplice griglia, controllata però da un complesso sistema di link e di attuatori, che in futuro permetteranno anche la modellazione in tempo reale delle forme. Un rilevatore di movimento e un proiettore restituiscono i movimenti dell'utente alla griglia che si trova fisicamente davanti agli interlocutori remoti, ovvero letteralmente dall'altra parte del display.
Quali sono gli obiettivi del MIT
inFORM, ancora nella fase sperimentale ha dimensioni ragguardevoli e, considerando anche il probabile costo elevato, è ben lungi dall'essere commercializzabile. Il MIT vorrebbe arrivare a distribuire una soluzione dalle dimensioni e dai costi ridotti al fine di spingerne la diffusione.
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