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Dossier Il marketplace per prestiti a Pmi

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    Il marketplace per prestiti a Pmi

    «La cultura del peer to peer lending si sta diffondendo: noi lavoriamo per le imprese, altre due piattaforme lavorano per i privati e altre ne arriveranno. Oggi è necessario investire con forza in strumenti di finanza alternativa che sfruttino al massimo le tecnologie digitali per offrire servizi di accesso al credito moderni, veloci e quindi al passo con i tempi». A dirlo è Antonio Lafiosca, Chief operating officer di Borsadelcredito.it,marketplace online che nel corso di due anni ha soddisfatto le richieste di finanziamento di oltre 10mila aziende. Come? Fungendo da collante fra domanda e l'offerta, da ecosistema in cui far incontrare imprenditori e prestatori di capitali, banche in primis.

    Il punto di forza della piattaforma di Borsadelcredito.it è la tempistica abbreviata con la quale le imprese possono ottenere la liquidità richiesta. Rispetto ai meccanismi che regolano la concessione e l'erogazione del credito attraverso le vie finanziarie abituali, la differenza è tutta in alcuni numeri. Bastano 10 minuti per inoltrare una richiesta di finanziamento online (da pc, smartphone o tablet), circa 24 ore per ottenere una valutazione gratuita (un consulente personale è sempre a disposizione degli imprenditori) e in media tre giorni per ricevere il prestito in caso di riscontro positivo. Il tutto con la possibilità di richiedere credito senza l'obbligo di aprire un conto e senza dover pagare bolli, costi di bonifico o commissioni per tutta la durata del finanziamento.

    Il P2P lending non si sostituisce certo al sistema bancario per le istanze di credito complesse e articolate, ma i vantaggi per le imprese che hanno come unico obiettivo la richiesta di un finanziamento sono evidenti.

    «Il fintech – ammette però Lafiosca - è un mercato ancora acerbo in Italia rispetto ai Paesi anglosassoni e all'Asia, ma c'è gran fermento. E gli ultimi annunci di equity lo dimostrano». Per un'azienda nata solo a ottobre 2013 (per fare consulenza online alle aziende in tema credito) e partita con la scommessa del P2P lending solo lo scorso settembre (dopo aver raccolto un milione di euro in cinque diversi round di investimento dai business angel) essere fra i pionieri di questo fenomeno è già una conquista. Ma siamo solo all'inizio, perché all'orizzonte c'è un altro milione di euro da raccogliere attraverso i venture capital e una missione da intermediario online da sviluppare ulteriormente. Il primo step, quello di diventare istituto di pagamento autorizzato da Banca d'Italia, è stato raggiunto. «Il 2016 – spiega Lafiosca - sarà un anno di forte crescita per tutto il settore del fintech e le cifre parlano chiaro: le piattaforme di P2P crescono del triplo ogni anno, e noi non saremo da meno».

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