Avanguardia dei progetti transmediali oggi ordinari a Hollywood, “Guerre stellari” ha inaugurato un'era in cui, per comprendere nella sua interezza un universo narrativo, occorre perlustrarne ogni declinazione e su ogni piattaforma disponibile: romanzi, serie animate (da “The Clone Wars” a “Star Wars Rebels”), adattamenti radiofonici, fumetti, videogiochi, app per device portatili. Si può passare da uno speciale natalizio del celebre “Muppets Show” al recente tumbler pensato da Yahoo in cui artisti come Kaneda, Fiore Manni e Fraffrog hanno espresso a fumetti l'attesa per “Il risveglio della Forza”.
Per non dire dei materiali non ufficiali e, spesso, più ricercati da appassionati e collezionisti.

Come alcuni dei 300mila pezzi custoditi al Rancho Obi-Wan di Petaluma, California, il museo dedicato più ricco del mondo: elmetti di Stormtrooper decorati da star dell'arte, action figure fatte in casa, una foto di Chewbacca che sorseggia Martini (invisa da Lucas in persona, strenuo oppositore di qualsiasi legame fra la propria opera, l'alcol e la droga).

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