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6/10 Star Wars / Un uomo contro tutti

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    TRA CINEMA E MITO

    Le 10 cose da sapere del nuovo episodio di Star Wars (che esce oggi)

    «E questo sarebbe il tuo cattivo? Ma soprattutto, lei che cos'ha in testa?». Perplessità di Brian De Palma urlate nel bel mezzo della proiezione riservata che Lucas, a inizio '77, offre ad alcuni amici e ai pezzi grossi della Fox.

    Non sono ancora passati 5 minuti, ma Darth Vader, l'oscuro villain della saga, e la principessa Leia motivano già l'ilarità collettiva.

    Le cose non possono andare peggio: Martin Scorsese non smette di chiedere ad alta voce cosa sia la Forza. I boss degli Studios non abbandonano la sala solo per educazione. Cosa che invece fa, e in lacrime, Marcia, ai tempi moglie di George nonché astro nascente del montaggio hollywoodiano.

    Lucas non reagisce. Sull'orlo dell'esaurimento nervoso e finanziario è abituato a quel tipo di reazioni dall'inizio delle riprese: Harrison Ford e Carrie Fisher spesso si erano rifiutati di recitare le sue battute, considerandole stupide. Nelle interviste prima del lancio, Mark Hamill faceva addirittura di tutto per ridimensionare il proprio ruolo nel film. Era un attore di teatro lui, mica da cappa e spada laser. E i tecnici dello studio londinese dove erano state girate alcune sequenze, qualche anno prima forgiati dalle odissee spaziali di Stanley Kubrick, chiedevano come «illuminare il cane» a ogni apparizione sul set di Peter Mayhew, nei suoi 2 metri e 20 di costume peloso da Chewbacca.

    Solo due persone non contribuiscono alla gogna pubblica quella sera di inizio '77: il primo, Steven Spielberg, sostiene che “Guerre stellari” incasserà bene, 30 milioni di dollari entro fine anno. Il secondo, Alan Ladd. Jr., il vero boss della Fox, è convinto che un applauso del pubblico al ritorno di Han Solo, pochi minuti prima dell'epilogo, significherebbe un successo certo.
    Sbagliano tutti, De Palma, Scorsese, ma anche Spielberg e Ladd Jr. Entro fine anno, “Guerre Stellari” incassa 10 volte la cifra prospettata dal futuro regista di “E.T”. E alla proiezione di gala l'applauso esplode all'entrata in campo del primo incrociatore stellare. Sono pochi minuti in effetti. Ma dall'inizio del film.

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