Tecnologia

Dossier Prestiamoci, due milioni di capitale in più per il prestito sociale

  • Abbonati
  • Accedi
    Dossier | N. 221 articoliPiù start-up con il Sole

    Prestiamoci, due milioni di capitale in più per il prestito sociale

    Il portale di prestiti tra privati Prestiamoci dà il via libera a un aumento di capitale di due milioni di euro. Prestiamoci, il cui marchio è detenuto da Agata S.p.A., è partecipata al 17,2% da Digital Magics, quest'ultimo ha svolto il doppio ruolo di incubatore e di lead investor coordinando gli investitori italiani ed esteri che hanno partecipato all'aumento di capitale tra i quali figurano anche Innogest SGR, Banca Sella Holding S.p.A. e Club Italia Investimenti 2.

    Il portale è l'unico autorizzato da Banca d'Italia ad operare al pari di una finanziaria e, tramite PituPay (società al 100% di Agata S.p.A.), può gestire flussi economici senza appoggiarsi ad altri istituti di credito. Dopo un primo round da 500 mila euro l'azienda stentava a decollare, così si è resa necessaria una rivisitazione dei propri flussi.

    Michele Novelli, del consiglio di amministrazione di Digital Magics e chairman di Prestiamoci, spiega nel dettaglio l'operazione: «Prestiamoci si è trovata in condizione di non riuscire più a fare founding e non si ottenevano ritorni che accontentavano i prestatori. Si è puntato su un team di esperti, tra chi sapesse gestire il rischio, chi l'esperienza d'uso e chi sapesse ricostruire le direzioni strategiche». Un momento di riflessione durato due mesi e seguito da 7-8 mesi per mettere in pratica le nuove politiche. «I criteri per ottenere un prestito sono ancora più rigidi di quelli applicati dalle banche – continua Novelli - si è reso necessario farsi conoscere di più da chi ha buone credenziali creditizie e diffondere il messaggio secondo cui, se si è già stati scartati dai circuiti tradizionali del credito, non si avrà maggiore fortuna su Prestiamoci».

    Le nuove strategie hanno attirato nuovi investitori e hanno così decretato la bontà della riorganizzazione e delle performance del portafoglio. Prestiamoci da' lavoro a una dozzina di persone, ha un fatturato di circa 70 mila euro la cui importanza al momento è relativa, assumono più valore i 3 milioni di euro di prestiti erogati. L'aumento di capitale, già in parte impiegato per aumentare il team, verrà impiegato per migliorare la piattaforma nell'ottica di maggiori erogazioni. Verranno implementati anche marketing e comunicazione. Per il futuro non sono previste espansioni all'estero perché «l'Italia ha un enorme potenziale e vogliamo restare qui» afferma Novelli.
    Il lending tra privati si impone sempre più negli Usa e nel Regno Unito, si sta diffondendo anche nell'Europa continentale, area in cui l'Italia comincia ad attirare investitori anche dall'estero.

    © Riproduzione riservata