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1/10 Cybersicurezza / Oggetti, dispositivi e macchine connesse nel mirino

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    sicurezza informatica

    Hacker, malware, Internet delle cose: il 2016 della cybersicurezza

    1/10 Cybersicurezza / Oggetti, dispositivi e macchine connesse nel mirino

    I diversi attacchi registrati nel 2015 dimostrano la vulnerabilità dei dispositivi dell'Internet of Things. Nel 2106 si attende un ulteriore sviluppo degli exploit e del malware indirizzato ai protocolli di comunicazione che collegano fra di loro gli oggetti. I ricercatori di Fortinet prevedono che l'IoT avrà un ruolo importante negli attacchi di tipo “land and expand”, in cui gli hacker sfruttano le vulnerabilità presenti nei device digitali degli utenti collegati a Internet per ottenere un punto fermo all'interno delle reti e dell'hardware a cui questi device si connettono. Possiamo aspettarci un aumento degli attacchi mirati contro i dispositivi IoT, per carpire informazioni a cui questi hanno accesso, per esempio contenuti video/audio, file in memoria, credenziali per il login in servizi cloud e altro ancora.
    Il potenziale effetto legato alla diffusione di worm e virus tra milioni o miliardi di dispositivi, dai gadget indossabili alle apparecchiature sanitarie, è enorme. Sebbene la maggior parte dei dispositivi wearable memorizzino una quantità relativamente piccola di informazioni personali, le piattaforme che ne gestiscono i servizi potrebbero essere prese di mira con lo scopo di compromettere gli smartphone utilizzati per la gestione dei dispositivi stessi. Non vedremo però troppo presto molti esempi di hacker che si servono di dispositivi IoT per far funzionare dei codici maligni arbitrariamente. Non esistendo dispositivi multiuso con la stessa ampia gamma di interfacce che invece esiste sui dispositivi desktop e mobili, gli oggetti connessi sono relativamente protetti. Per ora.

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