
Il viaggio inizia sullo smartphone. Un sistema su dispositivi mobile o Pc per prenotare visite a musei, castelli o eventi selezionati su un campione di 300 città in 50 paesi. È il disegno che ha fatto decollare Musement, la start up del turismo italiano che vanta la maggior raccolta di finanziamenti dell'intero settore italiano: quasi 5,7 milioni fino ad oggi, 5 dei quali solo nel round chiuso a marzo 2015 con P101, 360 Capital Partners, Micheli Associati e Italian Angels.
Nata come piattaforma multiservizio, Musement si è appena evoluta nella forma di una guida digitale con il lancio di una nuova app – disponibile per iOS e Android – capace di indicare il “best off” delle località nell'interesse del turista. Premiato fra le migliori new entry dell'App store in Germania, Francia, Italia e Portogallo, il servizio è già disponibile all'uso ma è stata lanciato ufficialmente solo stamattina. Le novità, rispetto alla versione diffusa in precedenza, includono la scelta di 3-5 esperienze personalizzate per ogni meta, l'introduzione di offerte diverse dai tour come degustazioni o concerti e un servizio di messaggistica istantanea con i concierge delle città nel raggio d'azione.
Dai biglietti per gli Australian Open ai locali più pittoreschi di Barcelona, tutto ciò che può avere attrattiva turistica viene rilevato e indicato dalla rete di operatori partner affiliati al sistema. Un'espressione evoluta del “turismo esperienziale”, sottoinsieme del turismo che vale un giro d'affari da 100 miliardi di dollari su scala globale e 37 solo in Europa. Alessandro Petazzi, co-fondatore e Ceo di Musement, spiega al Sole 24 Ore che l'azienda insisterà sempre di più su cura editoriale e consigli ad hoc. L'obiettivo è imporsi come uno dei primi player nell'Europa del Sud, per poi espandersi al resto del Continente: «Oggi abbiamo 4mila attrazioni prenotabili, ne aggiungiamo 300 mese e lavoriamo in sette lingue – dice Petazzi - Il nostro ruolo non è di aggregare informazioni ma di costruire offerte: non suggeriamo dove andare ma cosa fare quando si arriva».
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