Tecnologia

Dossier Mixed Bug, già tre progetto pronti per la realtà virtuale dei…

  • Abbonati
  • Accedi
    Dossier | N. 221 articoliPiù start-up con il Sole

    Mixed Bug, già tre progetto pronti per la realtà virtuale dei videogiochi

    • –di Al.Lo.

    Videogame indie compatibili non solo con le nuove console ma anche con dispositivi virtuali. Tra i primi a crederci è MixedBag, un'azienda nata nel 2013 dalle menti di Mauro Fanelli ed Andrea Gellato. Grazie al supporto di Sony Computer Entertainment, MixedBag ha lanciato il suo titolo di debutto, Futuridium EP Deluxe, su PlayStation 4 e PlayStation Vita a Settembre 2014, primo titolo indipendente italiano ad arrivare sulla console PlayStation di nuova generazione.
    E adesso appunto la scommessa sulla realtà virtuale, dove «al momento abbiamo in produzione o in fase di concept tre progetti», dice Fanelli. Primo, un adattamento per PlayStation VR di Futuridium EP Deluxe. Il gioco è stato presentato al booth PlayStation all'E3 2015 di Los Angeles in forma giocabile. Secondo, un seguito di Futuridium EP Deluxe intitolato Futuridium VR. Il terzo titolo è in avanzata fase di concept, ma non ancora annunciato: uscirà entro i primi mesi di quest'anno.
    Qualcosa di più si può dire degli altri due giochi: «Futuridium EP Deluxe sarà un titolo di lancio di PlayStation VR quando la periferica sarà sul mercato, mentre contiamo di avere Futuridium VR pronto per la launch window della periferica (entro 3 mesi dall'arrivo sul mercato)». MixedBag ha colto nella realtà virtuale un'occasione importante di sviluppo, perché «si tratta di una tecnologia che necessita di prodotti pensati e sviluppati appositamente, con forte spinta creativa e immaginazione. È una lavagna bianca su cui riscrivere le regole, sia da un punto di vista del game design che commerciale: un'opportunità che si presenta raramente nel mondo dei videogiochi», spiega Fanelli, aggiungendo: «Sulla realtà virtuale si riparte tutti da zero, e anche piccole società e produzioni indipendenti possono ritagliarsi uno spazio importante, in un mercato che è ancora tutto da creare e dalle fortissime potenzialità, non esclusivamente legate al settore dei videogiochi e al target videogiocatori». MixedBag è interamente autofinanziata. «Abbiamo volutamente evitato la ricerca di capitali esterni e di finanziatori per non diluire le quote societarie, mirando ad un modello di crescita graduale incentrato sull'autopubblicazione dei propri prodotti e il possesso e la valorizzazione delle proprie IP», conclude Fanelli.

    © Riproduzione riservata