Sedie girevoli al posto dei banche, tablet invece dei quaderni e lavagne interattive per uno psazio scolastico che viene “aumentato” da internet e dal cloud. È l'aula digitale 3.0 dell’Istituto comprensivo Giusti-D'Assisi di Milano: qui si è tenuta la prima lezione del progetto realizzato da BT Italia, realtà italiana di British Telecom, con il supporto operativo di Alascom e in collaborazione con l’assessorato all’Educazione del Comune. L’obiettivo è sperimentare pratiche didattiche innovative, secondo gli indirizzi del piano nazionale scuola digitale presentato a ottobre dal ministero dell'Istruzione.
La dotazione tecnologica dell'aula prevede: la copertura Wi-fi, 30 tablet e un armadio di ricarica, un video proiettore interattivo in HD, una lavagna multimediale con applicazione per produrre, distribuire e condividere i contenuti in aula, una piattaforma di content delivery in cloud accessibile anche dall'esterno e un accesso a Internet protetto con firewall e proxy centralizzati. Inoltre in classe sono stati installati dei sensori per monitorare l'inquinamento e la qualità dell'aria. Il cloud permette di collegarsi in remoto ad esempio a chi non può frequentare. «Certi progetti educativi o programmi applicativi per bambini diversamente abili possono essere usati anche da casa dai ragazzi» ha detto il dirigente scolastico Roberto Bellini.
La nuova aula recepisce e rende fruibili le indicazioni del Piano nazionale scuola digitale del Miur, ridisegnando spazi e struemnti, garantendo la qualità dei materiali didattici digitale e l’altretatnte necessaria produzione collaborativa e condivisa dei contenuti. In un contesto di questo tipo, i docentiu potranno sperimenatre e avvalersi di modalità di erogazione dei contenuti e di verifica della preparazione degli studenti più efficaci e svincolare dalla presenza in classe. «È un progetto a 360 gradi, per questo parliamo di uno spazio didattico e non di un'aula digitale: non sono solo alcuni strumenti tecnologici ma anche la volontà degli insegnati di far vedere le potenzialità dell'uso corretto della tecnologia», ha spiegato Gianluca Cimini, amministratore delegato di BT Italia.
Trattandosi di un progetto pilota, Bt Italia affiancherà i docenti nell’acquisire tutte le competenze necessarie a utilizzare al meglio gli apparati presenti nel nuovo spazio didattico, ma al tempo stesso saranno i docenti a selezionare le migliori applicazioni sia didattiche sia organizzative, che basate sul cloud, garantiranno l’implementazione di un nuovo approccio didattico amplificato da soluzioni digitali. La società, in qualità di abilitatore tecnologico, garantisce una adeguata ampiezza di banda, sicurezza nelle connessioni, spazio cloud e piattaforma per l’erogazione di contenuti che, una volta terminato il progetto pilota di Milano, conterrà anche i migliori applicativi per una didattica sempre più digitale
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