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Voci di un nuovo iPhone da 4 pollici in primavera. Occhi sulla trimestrale

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Voci di un nuovo iPhone da 4 pollici in primavera. Occhi sulla trimestrale

Il Mobile World Congress si avvicina (appuntamento per l'apertura al 22 di febbraio) e con esso le indiscrezioni sulle presunte novità che animeranno la kermesse di Barcellona. Apple, come da tradizione, non ci sarà ma i rumors attorno ai nuovi melafonini non finiscono mai e si sono infittiti in questi ultimi giorni, rimbalzando fra la notizia che vede Apple aver assunto Doug Bowman, guru mondiale della realtà virtuale ed ex professore di informatica al Virginia Tech, e quella, riportata dal Wall Street Journal, che attesta l'uscita di scena di Steve Zadesky, il responsabile del “Project Titan”, il progetto di auto elettrica. La più importante, fra le varie indiscrezioni, di cui ha parlato il sito specializzato 9toMac, riguarda però il fantomatico iPhone 5Se, previsto al lancio in primavera.

Sostituirà (con lo stesso prezzo di listino) l'iPhone 5S
Nella seconda parte del mese di marzo a al più tardi a inizio aprile, Apple potrebbe quindi togliere i veli a un nuovo modello entry level e in formato “pocket” che costituirebbe un'evoluzione (la “e” del suffisso Se starebbe per “evolution”) dell'iPhone 5S, di cui prenderebbe il posto nel catalogo di Cupertino. Si tratterebbe infatti (il condizionale è d'obbligo) di un terminale con schermo da 4 pollici e alcune peculiarità tecniche dello smartphone di sesta generazione della Mela, e quindi processore A8, fotocamera posteriore da 12 megapixel e frontale da 8 megapixel, chip Nfc (per utilizzare il servizio Apple Pay), supporto a Live Photos, connettività WiFi potenziata, Bluetooth 4.2 e modulo Voice over Lte. Tolta la tecnologia 3D Touch, ecco confezionato un iPhone 6 nel corpo (e nell'estetica) del suo predecessore. Uno smartphone “mid range”, in altre parole, con il quale Apple potrebbe dare battaglia all'avanzata di Huawei in alcuni mercati. Il prezzo di listino, stando a quanto è noto sapere oggi, dovrebbe essere quello dell'iPhone 5s, e quindi intorno ai 450 dollari.

L'iPhone con schermo Oled solo nel 2018
Altri rumors, riportati da Reuters, anticipano il prossimo futuro degli smartphone di Apple in termini di equipaggiamento a livello di schermo. L'iPhone potrebbe infatti arricchirsi di pannelli a tecnologia Oled (Organic Light Emitting Diode) a partire dal 2018 e a fornire tale componente al gigante americano sarebbe Japan Display (holding creata da Sony, Hitachi e Toshiba), che inizierà la produzione di massa di questi pannelli fra due anni. La svolta di Apple trova conferma nel laboratorio “segreto” in cui la compagnia californiana avrebbe riunito una cinquantina di ingegneri (reclutati da Qualcomm e Au Optronics) per svolgere attività di ricerca e sviluppo proprio sulla tecnologia Oled.

Attesa per la trimestrale
Secondo il Financial Times la trimestrale che Apple annuncerà domani 26 gennaio potrebbe riservare sorprese non particolarmente entusiasmanti per gli azionisti. Intendiamoci: gli utili netti macinati dalla Mela negli ultimi tre mesi dell'anno, previsti a quota 18,2 miliardi di dollari, rappresenterebbero l'ennesimo sensazionale risultato per la compagnia. Si tratterebbe però di una crescita solo dell'1% rispetto al record dell'ultimo trimestre 2014, quando i profitti schizzarono verso l'altro del 37%, e rivelerebbero, soprattutto, le prime avvisaglie del prossimo declino delle vendite di iPhone, prodotto da cui dipendono due terzi dei ricavi di Cupertino.
C'è quindi un allarme che pende sulla trimestrale di Apple e i più attenti osservatori dell'andamento del titolo non hanno mancato di far notare come il valore delle azioni della società sia sceso in Borsa dell'11% dalla pubblicazione dell'ultima trimestrale, l'ottobre scorso. La “crisi di crescita” del settore smartphone è del resto stata confermata di recente dalla società di ricerca Idc, secondo cui l'incremento di domanda nel 2016 rimarrà sotto il 10% per scendere al 4,9% nel 2019. Una flessione globale, in parte imputabile al rallentamento del mercato cinese, che ovviamente interesserebbe anche Apple, anche se non è chiaro in quale misura. Gli analisti di Morgan Stanley parlano di 50 milioni di iPhone spediti sul mercato nel 2015 contro i 61 milioni del 2014, mentre quelli di Deutsche Bank stimano un calo del 4% del venduto (per complessivi 222 milioni di pezzi) nel corso dell'intero esercizio 2016 che termina il prossimo settembre.
A gettare ulteriori ombre sul futuro prossimo del melafonino sono arrivate inoltre le conferme di alcuni fornitori di componentistica di Apple, e nella fattsipecie aziende come Qorvo, Dialog Semi e Cirrus Logic, che hanno segnalato un calo del 10% delle vendite a dicembre 2015 rispetto alle attese. L'annuncio della trimestrale forse dipanerà qualche dubbio, fermo restando l'attesa per il lancio del nuovo iPhone “mini” (in primavera) e del melafonino di settima generazione (a fine estate).

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