Il mercato della eHealth, rivolto allo sviluppo di tecnologie e servizi per una popolazione globale destinata a invecchiare e a vivere sempre più a lungo, secondo la società di ricerca Grand View Research, supererà i 300 miliardi di dollari nel 2020. A questo business in continua ascesa, in grado di attrarre ingenti investimenti da IBM, Google, Apple, è dedicato ogni anno all'interno del Ces a Las Vegas il Digital Health summit dedicato alle innovazioni nel campo della genomica, diagnostica e tecnologie indossabili. Una delle attrazioni che ha riscosso più successo nel 2016 è stato R70i, un complesso esoscheletro che ha permesso alle persone di sperimentare gli effetti fisici (deficit cognitivi di movimento, vista e udito) dell'invecchiamento.
L'armatura esposta dalla compagnia assicurativa Genworth Financial aveva lo scopo di sensibilizzare il pubblico sugli acciacchi inevitabili legati all'età. Se al Ces si sono visti molti prototipi e gadget, in Italia ci sono sempre più imprese ad alto contenuto tecnologico che propongono soluzioni concrete per gli anziani. Una di queste è la startup Chorafarma, il medicorner di servizi di diagnostica all'interno delle farmacie. A febbraio Withfounders ha annunciato di aver investito insieme a un pool di business angel 500mila euro. L'idea, racconta l'ad Francesco Tozzi, ex manager della Unilever con esperienza nel settore della sanità, «è nata tre anni fa con il progetto di creare presidi sanitari accessibili, confortevoli, a norma e con costi concorrenziali pensati ad hoc per un pubblico senior».
In questa fase di lancio la società ha aperto corner in franchising in cinque farmacie situate in piccoli paesi, dove le strutture sanitarie primarie sono difficili da raggiungere. «Offriamo diversi servizi: il monitoraggio per ipertesi, diabetici e per pazienti con patologie croniche attraverso dispositivi medici i cui dati sono rilevati in tempo reale su una piattaforma e refertati da remoto da specialisti. Abbiamo iniziato anche la sperimentazione della distribuzione di farmaci intelligente a prova di “nonnino smemorato”» spiega Tozzi, aggiungendo: «Ogni settimana il paziente ritira un vassoio speciale collegato a una piattaforma che capisce se alle tre è stata prelevata la pillola e, se non è stato fatto, attiva un alert che avverte i familiari. Puntiamo a estendere l'offerta delle prestazioni e di aprire altri 500 punti in tre anni. Per raggiungere questi traguardi abbiamo un comitato scientifico che valuta le nuove tecnologie presentate nelle fiere mondiali: le prossime proposte saranno orientate verso la riabilitazione motoria e la cura dei disturbi del sonno».
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