Nell'attesa dell'avanzata di robot umanoidi-badanti, alla Scuola Superiore Sant'Anna si lavora a un robot capace di fornire assistenza domiciliare a persone affette da deterioramento cognitivo lieve, a Bologna all'interno del Centro Interdipartimentale per la Ricerca Industriale in Scienze della Vita e Tecnologie per la Salute, è attivo il laboratorio “Eng4Health&Wellbeing” che progetta dispositivi per migliorare l'attività motoria negli anziani.
Lorenzo Chiari, professore di Ingegneria Biomedica e direttore del laboratorio, è anche tra i soci fondatori dello spin off mHealth Technologies. La startup, pluripremiata, ha messo a punto Gait Tutor, un fisioterapista virtuale, che rileva e monitora i movimenti attraverso dei sensori inerziali e, con una app, fornisce un tutoraggio costante alle persone con disabilità. Il tutor è solo il primo di tanti progetti a servizio della terza età in fase di realizzazione al C.I.R.I resi possibili dai contributi europei e dalla regione. Il prossimo passo, ci racconta il prof. Chiari, è l'elaborazione di un algoritmo che, partendo dall'analisi dei dati raccolti sul movimento, possa valutare e quindi prevenire il rischio di cadute e l'insorgenza di malattie senili quali Parkison e l'Alzheimer. “Un lavoro questo possibile solo nei centri di ricerca. Tutte le apparecchiature in commercio, per quanto tecnologicamente valide, provocano un numero elevato di falsi allarmi poiché sono basati su dati raccolti da simulazioni. Il nostro algoritmo, sperimentato in Norvegia e Trentino, invece ha come fulcro elementi reali. L'Italia è all'avanguardia su questi studi e proprio per questo Bologna il prossimo mese ospiterà il festival internazionale “Eu falls” dove verranno illustrate le buone pratiche sperimentate nei centri di eccellenza da trasferire a operatori sanitari, medici, industriali e rappresentanti politici”. Il business è anche qui.
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