L'Europa delle startup si riunisce e fa rete con “Startup Europe Week 2016”, evento che da ieri e fino a venerdì coinvolgerà più di quaranta Paesi e oltre duecento città (28 in Italia) con eventi dedicati alle startup e all'imprenditoria innovativa. Un'iniziativa promossa dalla Commissione europea, dal Comitato delle Regioni e da Startup Europe, con l'intento di far nascere nuove idee a supporto delle imprese. Obiettivo non dichiarato: colmare il gap con la Silicon Valley. Un compito difficile, a giudicare dalla cifre che circolano. Gli ultimi numeri aggregati sono relativi al 2014, e dicono che – per quell'anno - gli investimenti europei sono stati pari a 6.64 miliardi di dollari contro i 38 miliardi messi in campo da venture capitalist e imprenditori americani. Il rapporto, dunque, è quasi di uno a sei. Il margine di crescita, anno su anno, fa comunque sperare il Vecchio Continente.
Ma quante sono le startup in Europa? E quanto valgono? Una risposta la si trova sul sito startuphubs.eu, che - dal 2006 al 2014 - ha contato 636.964 aziende, per un fatturato totale di 320 miliardi di euro, 3 milioni di posti di lavoro e 17,6 miliardi di finanziamenti. Lo stesso portale riporta alcuni dettagli relativi al 2014, come il numero di dipendenti, con la maggior parte delle startup (oltre 500mila) che ne ha da 1 a 4.
La galassia degli startupper è comunque in forte crescita un po' in tutta Europa, con Londra e Berlino a recitare un ruolo da protagoniste. La capitale inglese è la meta preferita dei giovani imprenditori, e dal 2006 al 2014 le aziende innovative nate in riva al Tamigi hanno raccolto 8,3 miliardi di euro di investimenti. Segue la capitale tedesca, con 3,1 miliardi. E del resto, due esempi di startup europee che ce l'hanno fatta arrivano proprio da Londra e Berlino, con Shazam e Zalando. La prima, in realtà, ha una storia un po' particolare. La startup che ha creato la celebre App per riconoscere i brani musicali, fondata nel 1999 dagli americani Chris Barton e Philip Inghelbrecht, provò a sbancare direttamente nella Silicon Valley, ma non trovò piani di investimento. Perciò si trasferì a Londra dove in pochi anni diventò una delle nove startup miliardarie europee. Sempre a Londra ha trovato il suo spazio Spotify, la startup europea di maggior successo. Fondata a Stoccolma nel 2006 da Daniel Ek e Martin Lorentzon, la piattaforma dello streaming musicale con più utenti al mondo ha aperto la sua sede londinese qualche anno dopo (anche se il cuore della società rimane in Svezia). Oggi è valutata 8,5 miliardi di dollari. Zalando, invece, è una realtà nata e cresciuta a Berlino, dove l'ormai ex startup dell'eCommerce valutata 5,8 miliardi, ha sede ancora oggi.
Intanto ieri, nella giornata inaugurale di Startup Europe Week 2016, la Regione Lazio ha annunciato il primo degli interventi previsti per questo 2016, e cioè il rimborso dell'Irap per le startup. Una misura tramite la quale verranno attivati i rimborsi fiscali per le startup innovative. La Regione ha infatti istituito il “Fondo per la riduzione della pressione fiscale a carico delle imprese start-up innovative”, con una dotazione di 1 milione di euro l'anno per il triennio 2016-2018.
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