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Un quarto dei giovani fa a meno (volentieri) dei social network. E…

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Un quarto dei giovani fa a meno (volentieri) dei social network. E ora Facebook cambia l’algoritmo

Per individuarli vengono utilizzati i nomi più disparati: Generazione Y, Millennials, ma anche Echo Boomers. Sono quei giovani nati nel ventennio che va dai primi anni '80 all'inizio del secondo attuale. Esseri umani che, volenti o nolenti, si sono trovati nel bel mezzo della più grande rivoluzione digitale di sempre: Internet e i suoi derivati. Su questa generazione sono stati pubblicati decine di studi.

Sappiamo che 8 su 10 spesso finiscono per addormentarsi con lo smartphone fra le lenzuola, che 2 su 3 hanno mandato un sms (almeno una volta) mentre erano al volante di un'auto, che 1 su 5 ha pubblicato almeno un video che lo riguarda in Rete. E infine che 75 su 100 hanno almeno un profilo su un social network (che sia Facebook, Twitter o Instagram cambia poco). Ma chi sono, invece, quelli che appartengono all'altro 25%, ovvero quelli che hanno deciso di rimanere all'ombra della galassia social? Se lo è chiesto il quotidiano inglese The Guardian, che ha cercato di raccontare le loro storie. E quello che ne è uscito fuori è un quadro carico di razionalità disarmante.

I ragazzi no social network
C'è chi si è allontanato dai social perché convinto di perderci troppo tempo, chi non ha mai avuto un account semplicemente perché non ne sente il bisogno, chi è scappato a gambe levate a causa di una privacy che diventa effimera sulle piattaforme della socializzazione virtuale. Per un motivo o per un altro, insomma, c'è un 25% dei giovani che resiste alla tentazione social. E che sia una percentuale alta oppure bassa è difficile dirlo. Probabilmente dipende dai punti di vista: sono tanti, tantissimi, a vederla dal lato di chi gestisce un social network; invece sono troppo pochi, volendo dare uno sguardo più nostalgico del passato. Intanto, però, l'intento dei social è quello di migliorarsi. In questo senso, Facebook ad esempio, di recente ha dichiarato guerra ai post contenenti annunci che abbiano a che fare con le armi. Ma non solo.

Arriva il nuovo algoritmo
Sempre Facebook, qualche ora fa ha pubblicato sul suo blog ufficiale un post (a firma di Cheng Zhang e Si Chen) nel quale spiega quali saranno i cambiamenti che comporterà il nuovo algoritmo rilasciato in queste ore. Per decidere la priorità dei contenuti che gli utenti vogliono vedere in cima alla propria timeline, Facebook si affida a nuovi strumenti. Non verranno tenute in conto soltanto le interazioni e il tempo di permanenza nell'articolo, ma anche la probabilità che gli iscritti a una pagina vogliano vedere quel particolare contenuto. Come? Con una sorta di sondaggio a campione, nel quale un migliaio di utenti (definiti Feed Quality Panel) valuteranno con un voto la qualità degli aggiornamenti. Uno sforzo necessario per rendere migliore la qualità del newsfeed e per tenere a bada il dilagante clickbaiting.
Twitter: @biagiosimonetta

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